Lo Monaco punzecchia Proto ma “dimentica” la retrocessione in D 0 by Pianeta Messina in Cat.4 — 25 Feb, 2017 Nulla di nuovo sotto il sole. Il solito Lo Monaco. Sarcastico, teatrale da buon campano, capace di trasformare una conferenza stampa in un monologo senza fine. E l’ad del Catania ha sfruttato l’occasione anche per togliersi, piuttosto che sassolini, qualche bella pietra dalle scarpe. E dopo l’arringa dei propri tifosi (“Mi girano le scatole che quando la tifoseria del Catania va in un posto, si pensi che stanno arrivando i delinquenti”) e un accenno al cammino fin qui fatto dal Catania (“Non siamo soddisfatti del campionato fin qui svolto da un punto di vista tecnico, anche se la squadra fa fatto ben 43 punti”), ecco la prima frecciatina al Messina: “Domenica sarà una bella partita, perchè si affronteranno due squadre che al momento da un punto di vista tecnico sono separate da quasi 20 punti (16 per l’esattezza, senza penalizzazioni 9 ndr). Ma visto l’organico che abbiamo, potevamo e dovevamo fare qualche punto in più”. A questo punto, ecco la “dedica” a Franco Proto, nuovo patron del Messina: “Prima di parlare della partita di domenica, permettetemi di fare le mie congratulazioni al nuovo presidente del Messina che dopo aver tentato di prendere lo Scordia, l’Acireale, il Ragusa o il Gela finalmente è approdato in una piazza, detto da lui, tanto desiderata da lui. Quindi gli faccio un grande in bocca al lupo”. Finiti i convenevoli, ecco la prima stoccatina: “L’augurio che gli faccio è di avere la forza di spendere gli stessi soldi che ho speso io nel Messina. Chiaramente li spenderà meglio di me, visto che essendo un vincente come ha detto lui, che nella vita ha sempre vinto, li spenderà meglio per il godimento di tutta la gente di Messina. Tra l’altro – aggiunge – gli correggo solo una piccola cosa. Capisco la preparazione della partita, capisco l’insediarsi in una piazza tanto prestigiosa, però dire che dopo Franza negli ultimi dieci anni non c’è stato niente, mi sembra quantomeno un pochino azzardato, perchè gli ricordo che io, con le mie modeste capacità, chiaramente non sono un vincente come lui, ho vinto solo due campionati a Messina e ho lasciato la squadra in Lega Pro”. Ma qui, su quest’ultima affermazione, Lo Monaco fa un po’ di confusione. Perché la sua ultima stagione al timone del Messina, esattamente la 2014-2015, si è conclusa sul campo con un’amara retrocessione in Serie D, per mano della Reggina nello spareggio play out. Era il 30 maggio 2015, una delle più brutte pagine della storia del Messina che Lo Monaco forse ha inconsapevolmente cancellato dalla propria mente. E per non creargli sensi di colpa, gli risparmiano i particolari di quella drammatica partita al “San Filippo” quando i tifosi videro la propria squadra retrocedere davanti ai rivali reggini che esultavano per la salvezza ottenuta. Quindi, ma questo lo Monaco lo sa, quando ha ceduto il Messina a Stracuzzi e soci (8 agosto 2015), la squadra era ufficialmente in Serie D. La riammissione in Lega Pro, infatti, avvenne successivamente. Per l’esattezza il 31 agosto. Resta, comunque, il marchio a fuoco di una retrocessione sul campo. Eppure l’attuale ad del Catania questo non l’ha detto. Ma lo comprendiamo, perchè riesumare una stagione fallimentare non è mai piacevole. Lo Monaco, invece, ci ha ricordato di aver “fatto due primi posti, purtroppo passando dai 700 abbonati del primo anno, addirittura in C2 a 350 abbonati. Ma io ho continuato. Sono andato via per una scelta mia, non ho mai fatto dichiarazioni, non ho mai voluto parlare, ma ho dato. Il calcio è diretto alla gente, ma se la gente è disamorata, non sente la squadra, chiaramente bisogna a un certo punto prenderne atto. Non capisco poi, ogni volta leggo di tutto e di più, quando subentra una nuova dirigenza tutti a parlare, e qui uso sempre una mia espressione, hanno tutti la faccia come il culo, disegnando un’immagine proprio contraria a quella che è la realtà dei fatti. Ci vuole veramente un bel coraggio”. Appunto Lo Monaco, come dire di aver “lasciato la squadra in Lega Pro”. PIANETA MESSINA Share