CERTI AMORI NON FINISCONO, IL DERBY DAGLI OCCHI DELLA SUD 0 by Pianeta Messina in Cat.1 — 10 Dic, 2023 Il giorno dopo realizzi ciò che hai vissuto. I colori, i cori e la gioia che Messina aspettava e meritava da tanto tempo. Il derby visto dagli “occhi” della Curva Sud ha un sapore ancora più dolce. E a raccontarvi queste emozioni è un semplice tifoso, che ha svestito i panni del narratore, preso la sciarpa dal cassetto e partito con direzione stadio. E’ stato un sabato sera “caldo”, con l’atmosfera ideale per cancellare il freddo dicembrino. Si parte in largo anticipo e già alla vista dei riflettori accesi per il derby in notturna sale l’adrenalina. Percorriamo i gradoni in direzione Curva Sud e fin dall’inizio si respira l’atmosfera di una serata speciale. Già un’ora e mezza prima del fischio d’inizio lo zoccolo duro del tifo organizzato è al suo posto. Chi c’è sempre stato, in ogni condizione, anche e sopratutto le più difficili. Ieri è stata sopratutto la loro serata, una gioia meritata per l’amore sconfinato verso il Messina. Ingresso in campo salutato da un tripudio di colori, cori, fumogeni e giochi di luce. Uno striscione per ricordare Tonino Currò C’è anche uno striscione per ricordare Tonino Currò, che quel 17 giugno 2001 non ha potuto gioire al “Celeste” per quella vittoria ai danni del Catania che significò serie B. Un striscione che è stato l’ennesimo stimolo per i peloritani che mostrano subito tanto carattere. Davanti a tutto questo amore non si può sbagliare. Emblematica la prestazione del giovane Salvo, che incarna alla perfezione lo spirito della Sud, con la sua “garra” in marcatura contro avversari di stazza superiore. Lui non molla mai, anche a costo di “arrampicarsi” sui colossi avversari pur di non concedere centimetri. Il primo tempo termina in parità, ma il meglio deve ancora venire. Nella ripresa il cambio a sorpresa, con l’uscita di Plescia e l’ingresso di Zunno, tra le perplessità e il vociare dei tanti presenti in Curva. Ma alla fine la mossa a sorpresa di mister Modica si rivela vincente. Al 71’ è proprio Zunno a “borseggiare” un pallone d’oro, imbeccare Emmausso che sigla il vantaggio peloritano. Esplode la gioia nella “pancia” del tifo più caldo del Messina. L’emozione per il boato non possiamo descriverla a parole, ma ci siamo abbracciati davvero tutti, anche con gente che non sapevamo chi fosse. L’adrenalina raggiunge il picco massimo, tutti a cantare fino a perdere la voce “chi non salta catanese è” e tanti altri cori di sfottò verso gli etnei. Emmausso sotto la Curva Sud dopo il gol Il triplice fischio fa esplodere definitivamente la gioia. L’uscita dallo stadio è il manifesto di una serata speciale, con tanti cori anche mentre ci si incamminava verso le proprie auto e un clima di festa che non si avvertiva da troppo tempo. Messina ha vissuto una serata che meritava e aspettava da tanto tempo. L’amore per questa squadra non è mai morto. Era solo sopito, come in una storia d’amore che sta passando un momento difficile. Messina-Catania è stata la scintilla che meritavamo. Perchè certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi.. ritornano. Viva il Messina. Manuel Pernice Share