Campilongo non si fida: “Il Messina sarà un osso duro” 1 by Pianeta Messina in Cat.2 — 11 Feb, 2015 Con Campilongo ci eravamo sentiti lo scorso dicembre, per capire chi della sua Casertana stava per partire, magari con destinazione Messina. Il tecnico campano, subentrato il 24 novembre a Gregucci (fatale la sconfitta con il Melfi) ci disse di aver dato il benestare per la partenza dell’attaccante Alessandro, richiesto dal ds Pagni, ma poi il calciatore preferì andare al Pro Piacenza. Nulla da fare anche per il centrocampista croato Rajcic (rimasto alla Casertana) e per il difensore di fascia Tito (ex Ischia) che Campilongo in questo caso decise di tenersi stretto. Ritroviamo al telefono, dopo quasi due mesi, l’allenatore della Casertana che dopo un avvio choc (esordio sulla panchina con la sconfitta casalinga con il Foggia) ha inanellato quattro vittorie consecutive. Un filotto interrotto dall’inaspettato pari casalingo con la Reggina che Campilongo ci spiega così. “In quella partita eravamo stanchi mentalmente, venivamo dalla stupenda vittoria contro la Salernitana, una partita molto sentita qui a Caserta, come da voi il derby contro la Reggina”. – Forse avete sottovalutato i calabresi, che in quella partita giocarono con un nugolo di ragazzini. “No, sottovalutato non direi. Sicuramente eravamo un po’ stanchi. Avevamo giocato cinque giorni prima, il lunedì, contro la Salernitana. Fu una partita dispendiosa, poi il calendario ci ha costretti a giocare nell’anticipo del sabato contro la Reggina e abbiamo pagato un po’ di stanchezza. Tutto qui”. – Siete in piena zona play off, il Messina arranca nella zona rossa. Eppure nelle ultime quattro giornate avete racimolato gli stessi punti dei peloritani. Significa qualcosa? “Beh, il Messina è una buona squadra, ha un allenatore che stimo molto. Per noi sarà una partita tosta contro un avversario non facile da affrontare. E’ vero, il Messina ha avuto finora un cammino altalenante, ma è una squadra che merita massimo rispetto e attenzione. Il fatto che nelle ultime partite ha colto gli stessi punti nostri la dice lunga. Sarà un osso duro, dovremo disputare una partita tosta per avere la meglio”. – In casa avete un ruolino importante. Solo il Benevento ha vinto più di voi. E’ una Casertana che al “Pinto” si trasforma? “Noi direi. Noi giochiamo sempre per vincere, anche in trasferta. Il nostro è un gioco spregiudicato, sfruttiamo molto le corsie esterne con un sistema di gioco che predilige la spinta offensiva. Magari in trasferta, in qualche partita, avremmo meritato qualcosa in più. Il risultato finale, a volte, non rispecchia l’andazzo della partita”. – Nel Messina qualche osservato speciale? “Beh, ha alcuni giocatori da tenere d’occhio. Corona lo conosciamo tutti, è un giocatore che ti può far male sempre. Poi c’è Mancini, un centrocampista esperto che conosco. In attacco il Messina ha preso il brasiliano De Paula che ho avuto qualche anno fa a Foggia. Molti poi parlano bene di questo giovane, Ciciretti, che sinceramente conosco poco. Comunque, ripeto, il Messina è una buona squadra da affrontare con la massima concentrazione” . PIANETA MESSINA Share