Secondi. E chi mugugna ha la memoria corta

Chiudiamo gli occhi per un attimo, poi li apriamo per guardare la classifica. E troviamo il Messina lì, al secondo posto. Roba da stropicciarsi gli occhi. Ma c’è di più. Perchè ai nostalgici della media inglese, balza subito agli occhi che i peloritani hanno disputato sette partite in trasferta e solo cinque in casa. E non è un dettaglio da poco. Il Cosenza, ad esempio, che ha gli stessi punti del Messina, cioè 20, ha giocato però una partita in più in casa e una in meno in trasferta rispetto al Messina. Qui la tanto vituperata media inglese parla chiaro. Messina a meno 2, Cosenza a meno 4. Stesso discorso per il Foggia (meno 5 in media inglese) e Benevento (meno 4). Anche la capolista Casertana, che precede di 7 punti il Messina, in realtà è a più tre in media inglese, quindi un distacco di 5 lunghezze in questa speciale classifica basata sul numero di partite giocate in casa e in trasferta. E il Messina, nel gruppone di testa, è quella ad aver giocato di meno in casa rispetto alle altre. Quindi secondo posto che vale doppio.

Se poi vogliamo paragonare queste prime 12 giornate con quelle della scorsa stagione, bastano due numeri: 13 e 17. Il primo si riferisce ai punti raccolti dalla “creatura” di Lo Monaco e Ferrigno, quindi ben sette in meno della nuova società. Il secondo numero sono i gol incassati, ben undici in più rispetto all’attuale difesa peloritana. Questi sono i numeri e non chiacchiere. Eppure c’è chi, dopo lo stop di Catanzaro, ha iniziato a mugugnare, dimenticando in fretta da dove veniamo (siamo retrocessi) e cosa è successo quest’estate. Ma soprattutto in quanto tempo è nata questa squadra. Certo, non deve diventare un alibi. Ma siamo secondi. E se dovessimo diventare terzi, quarti o quinti, questo Messina merita solo un grazie.

PIANETA MESSINA