L’AUTOGOL DI LELLO, MA FACCIAMO PARLARE IL CAMPO 0 by Pianeta Messina in Cat.1 — 17 Apr, 2016 Premessa, nessuna difesa gratuita dell’allenatore del Messina. Ma c’è una cosa che rode dentro a Lello Di Napoli. Più delle sconfitte ingiuste con Juve Stabia e Catania o di un rigore dato o non dato. A bruciargli sono le “cattiverie” sul suo conto, forse frutto di un amore mai sbocciato tra lui e una fetta di tifosi. E questo gli fa tanto male. “Le critiche le rispetto – spiega il tecnico peloritano – anzi mi danno la forza per andare avanti in maniera più convinta. Però non accetto le accuse gratuite. Sono una persona disposta a dialogare con tutti, anche con i tifosi che mi criticano da quando sono diventato il primo allenatore del Messina. Vorrei essere giudicato per quello che sono, per il mio lavoro”. E qui il tecnico lancia una frecciatina: “Forse pago il fatto di non avere un nome importante, di avere fatto il secondo in passato, ma sono orgoglioso del mio lavoro e do sempre il massimo. Per me è un onore allenare il Messina e qui voglio dare tutto me stesso”. Queste le dichiarazioni in conferenza stampa. Poi c’è stato un inciampo con qualche frase infelice durante un’intervista singola. E qui pesa l’inesperienza di Lello Di Napoli nel contatto con i media, proprio perchè chi ha fatto sempre l’allenatore in seconda, raramente è apparso davanti a microfoni e taccuini. E proprio nella comunicazione che il tecnico peloritano, ci permettiamo di dirlo, dovrà migliorare. Altrimenti sarà lui a rimetterci, perchè certe parole pesano come macigni. Fermo restando il diritto di critica (senza trascendere in pettegolezzi) e il dovere di difendersi (senza offendere) da eventuali accuse gratuite. Quindi – al netto del potenziale tecnico della squadra a disposizione e del gioco che Di Napoli fa e farà esprimere alla sua squadra – a “parlare” è sempre il campo, unico giudice inappellabile. E non sarà il pedigree o la faccia più o meno simpatica a dirci se “Di Napoli due” è da Messina o meno. PIANETA MESSINA Share