ATTENTI A QUEI DUE: UN “PIENO” DI CARISMA PER TORNARE A SORRIDERE

Due anni fa, in un’intervista a cuore aperto, di Buonocore disse: “E’ il giocatore più forte con cui io abbia giocato. Un talento incredibile, straordinario.  A Messina ci ha preso per mano e ci ha portato in B. E dico un’altra cosa. Se lui non si fosse infortunato nella trasferta di Napoli, io avrei giocato anche in serie A. Potevamo arrivare tra le prime quattro di B, ma dopo quell’infortunio precipitammo e ci salvammo all’ultima giornata”. Parole impresse a fuoco di Sasà Marra, nuovo allenatore del Messina, che ora quel talento incredibile ce l’avrà ancora accanto, ma stavolta sulla panchina giallorossa. Marra e Buonocore, un pezzo di quel Messina che face sognare i tifosi. Il Messina del presidentissimo Aliotta,  del bomber Torino, del mastino Corino, di capitan Bertoni. 

Ora è il Messina di Stracuzzi e dei mugugni dei tifosi per un’estate pazzerella dopo i siluramenti del ds Tosto e del tecnico Bertotto. A Sasà Marra e Buonocore il delicato compito di ricompattare l’ambiente. Il primo contatto è stato buono. Tante pacche e sorrisi con i tifosi allo stadio, mentre continua la telenovela per l’ingresso di nuovi imprenditori in società. L’ennesimo atto, in questa coda d’Agosto, rischia di finire prima d’iniziare. Perchè quando salta fuori la parolina “controproposta” l’accordo è già destinato ad evaporare. Perchè Stracuzzi, in molti l’hanno capito, è abituato a porle le condizioni e non a subirle. Ora, dunque, bisogna pensare al campionato che bussa alle porte. Tra poco arriva il Siracusa e tre punti contano più delle chiacchiere estive. Per le trattative societarie bilanciate e chiare c’è sempre tempo.

PIANETA MESSINA