L’abito da sera, mamma Rai e tifosi… all’angolo

 Un viaggio in pullman di circa cinque ore. La partenza ieri mattina dal “S. Filippo” dopo l’allenamento di rifinitura, imbarco su una bidirezionale e inizio della “spedizione” verso Foggia, dove stasera (inizio alle 20,45) si accenderanno i riflettori dello stadio “Zaccheria” e della Rai che trasmetterà in diretta (collegamento su Rai sport 1 a partire dalle 20,35) l’attesa sfida tra i satanelli e i giallorossi.

 

Il quartier generale del Messina è in un albergo fuori Foggia, a pochi chilometri dal capoluogo pugliese. Stasera la squadra sarà raggiunta allo stadio dai tifosi al seguito. Pochi per la verità, a causa della restrizione disposta dal prefetto di Foggia, Luisa Latella (originaria di Reggio Calabria) che ha limitato a cinquanta persone la capienza del settore ospiti, in curva nord. Non è comunque una novità (in altre partite casalinghe del Foggia ai tifosi ospiti è stato destinato un limitato carnet di biglietti), ma una esagerazione sì. 

E qui bisognerebbe capire quale sia il reale motivo della cervellotica soluzione, visto che di norma ai tifosi ospiti spetta il 10% della disponibilità totale di posti allo stadio. E se la matematica non è un’opinione, basta fare due conticini per capire subito che il 10% di 3.650 non fa 50, ma 365.

Ricordiamo, infatti, che lo “Zaccheria” quest’anno ha una capienza molto limitata, non avendo ricevuto l’agibilità per una serie di prescrizioni che non sono state rispettate (tornelli, vetri antisfondamento del Gos, gruppo operativo di sicurezza). Oggi sono previsti 3.650 posti, ma ad inizio campionato lo stadio era stato dichiarato agibile per 2.500 posti a sedere. Così stasera, nonostante le luci della ribalta grazie alla diretta Rai, ciò che mancherà sarà il grande pubblico. Per colpa di cavilli, lacci, lacciuoli e tessere varie che stanno strangolando i tifosi.

 PIANETA MESSINA