FORZA REA, IL DERBY DEL CORAGGIO L’HAI VINTO TU

Il volto disegnato dal dolore, la spalla fuori uso, quel gesto alla panchina che “congela” il cambio. Il derby di Angelo Rea è durato due minuti. Gli altri tre a bordo campo, a dimenarsi con il fisioterapista per tentare disperatamente di tornare in campo. Rea voleva giocarlo a tutti i costi questo derby che il destino vigliacco gli ha negato. Ma quell’impatto aereo con Coralli non gli ha lasciato scampo. L’attaccante amaranto, con una furbata, fa deragliare l’esperto centrale peloritano. L’arbitro si limita a un calcio di punizione, Coralli non degna di uno sguardo, di una scusa, il povero Rea dolorante a terra (foto Fabrizio Pernice). I compagni capiscono che l’infortunio è grave, qualcuno si mette le mani tra i capelli e segnala alla panchina che Angelo è out. Marra e Buonocore imprecano. Enrico dà anche un pugno sulla panchina, iniziare il derby senza l’uomo più esperto in difesa è davvero una jella. Rea, però, vuole resistere. Mentre Maccarone è già ponto a entrare e la lavagnetta luminosa si è accesa, il guerriero alza il braccio superstite e dice alla panchina di aspettare. Anche con un dolore lancinante, Angelo combatte per rientrare. Poi, però, deve arrendersi. Ma il “suo” derby, quello del carattere, Rea l’ha vinto senza giocarlo. Ora guarisci presto guerriero. C’è bisogno di te, del tuo coraggio.

PIANETA MESSINA