Un punto con rimpianti. Il Messina con l’uomo in più non sfonda a… Fondi

Un punticino che muove la classifica, ma il grande rimpianto per una vittoria che il Messina ha cercato ma non trovato, nonostante abbia giocato con un uomo in più dopo appena 12 minuti. Inizio choc per il Messina che dopo una manciata di secondi incassa il gol di Giannone che prende il tempo a De Vito e in mezza girata fa fuori Berardi.

I peloritani reagiscono subito con una punizione velenosa di Mancini respinta con affanno da un difensore a due passi dalla porta e al 12’arriva il pareggio su rigore per un netto fallo di Squillace che mette ko Ciccone. Espulsione per il giocatore del Fondi e tiro dal dischetto di Milinkovic che firma il pari.

Sull’onda lunga del gol e della superiorità numerica, il Messina insiste e sfiora il gol del vantaggio con Da Silva che dalla mattonella preferita, dal limite, non trova la porta per qualche centimetro. Il break del Fondi al 26′ con Giannone che sfrutta un’indecisione di Palumbo ma la sfera, per fortuna, si spegne sul fondo. Torna a farsi pericoloso il Messina che nel finale del primo tempo sfiora due volte il gol con Ciccone, ma al 43′ sono i laziali a far venire i brividi alla difesa peloritana con una punizione velenosa del solito Giannone: il pallone “fischia” accanto al palo. Nella ripresa succede poco nei primi 20 minuti, poi si accende Milinkovic con un destro al cianuro respinto in corner e un minuto dopo ecco Mancini, tra i migliori in campo, a sfiorare il gol da ottima posizione.

Il Messina, con un uomo in più, cerca il gol vittoria e lo sfiora ancora una volta con Da Silva, ma la mezza girata dall’area piccola trova pronto il portiere laziale. I giallorossi meriterebbero il vantaggio, ma al 76′ rischiano di capitolare per una leggerezza difensiva di Bruno. Pallone a Varone, ma Berardi s’immola salvando alla disperata. Gli innesti di Madonia e Foresta, a distanza di dieci minuti, non producono granchè e alla fine il Messina deve accontentarsi del punticino, con il grande rimpianto di non aver sfruttato in pieno, per ottanta minuti, la superiorità numerica per l’espulsione di Squillace.

PIANETA MESSINA