CERCASI COLPEVOLE, MA IL “SINGHIOZZO” RESTA

Una premessa. Noi, come altri, non avevamo sottovalutato il Melfi. Ricordando alla vigilia che i lucani, dopo l’avvento di Diana in panchina (nella foto ieri in tribuna perchè squalificato) in trasferta avevano vinto a Catania e nella tana della Virtus Francavilla, strappando anche un pari a Monopoli.

Melfi, dunque, da prendere con le pinze. Questo avevamo raccontato. E questo sapevano già i calciatori del Messina che non hanno bisogno di farsi raccontare le cose dai giornalisti. E Lucarelli, comunque, alla vigilia aveva cercato di caricare la squadra ricordando il 3-0 dell’andata che gli era rimasto sullo stomaco, per il primo gol “regalato” ai lucani (fuorigioco nettissimo), per la rete annullata al Messina e le due espulsioni tra i peloritani. Quindi tutto ci si poteva attendere, tranne un impatto così confusionario dei giallorosi nel match di ritorno. Quindi stonano un po’ le dichiarazioni del tecnico Lucarelli che se la prende con certa stampa che starebbe remando contro il Messina perchè avrebbe caricato troppo il match contro il Melfi o non edulcorato il pari di Fondi (con l’uomo in più) oppure criticato le prestazioni di qualche singolo.

E a proposito di giocatori, Lucarelli già una settimana e mezza fa, alla vigilia di Messina-Akragas, rispose indispettito a chi gli chiese quanto avrebbe pesato l’assenza forzata di Mancini. Lì il tecnico si lamentò che qualche giornalista avrebbe creato una sorta di dualismo con Musacci che non esiste, aggiungendo: “Visto che qualcosa dovete scrivere, speriamo presto di farvi passare il singhiozzo”. 

Il singhiozzo, però, resta. Perchè ieri Mancini era in panchina. Forse non al meglio fisicamente, oppure per scelta tecnica. Qualcuno ce lo spiegherà. Sta di fatto che senza lui in campo la luce a centrocampo si è nuovamente spenta. Magari con Mancini avremmo perso lo stesso, per carità, ma il singhiozzo sarebbe sparito.

PIANETA MESSINA