Vittima del dopo Franza. Speriamo in una “grazia”

Poteva essere lo scontro diretto per l’ultimo posto play off. Ma l’Ercolanese ha tenuto botta, mentre qualche inciampo del Messina ha scolorito la sfida di oggi. Ciò non toglie, per carità, i meriti del lavoro fin qui svolto dal tecnico Modica, bravo a rigenerare una squadra presa in mano in piena zona retrocessione.

Oggi il tecnico peloritano non siederà in panchina. La mega squalifica di due mesi è un’offesa all’allenatore e all’uomo Modica. Un professionista che sa dosare le parole, che ha masticato calcio e che sa come rivolgersi a un arbitro. Anche se è arrabbiato. E ci piacerebbe sapere dal sig. Iacovacci  (foto La Macchia) quale sarà stata mai l’espressione “gravemente ingiuriosa” da costargli quasi un ergastolo.

Vabbè, potere arbitrale. E a proposito di potere, ci fa piacere che il ds Lamazza ci abbia rassicurati che l’Acr Messina è una società forte. Alla faccia dei malpensanti. E se qualche “mazzata”, o meglio ingiustizia il Messina di Sciotto l’ha dovuta subire, per il ds peloritano è solo colpa del retaggio post Franza. Come dire, una condanna a vita che dovremo sorbirci. Non ci resta che pregare in una “grazia” dalle alte sfere. Ma ci fidiamo delle parole del ds Lamazza. “La dirigenza c’è, è viva”. Buon lavoro, dunque, per il ripescaggio e la conferma di Modica con annessi del caso.

PIANETA MESSINA