Buio pesto. Ma che calcio è questo? 0 by Pianeta Messina in Cat.2 — 18 Nov, 2018 Sparare sulla Croce Rossa sarebbe troppo facile. Il Messina non c’è. Punto e basta. Seconda sconfitta di fila, nello spazio di quattro giorni. Così anche il Portici porta via i tre punti. Peloritani che adesso devono solo pensare a tirarsi fuori dalle secche della bassa classifica. Parlare di altro, per ora, sarebbe da sciocchi. Anche lo “zoccolo duro” del tifo, cioè i club della Sud, oggi ha lanciato un messaggio chiaro. Un lungo striscione, eloquente, con un titolo secco che racchiude lo stato dei fatti: “Sciotto, un anno e mezzo di confusione, false promesse e zero programmazione. Ci siamo rotti i coglioni”. Curva Sud desolatamente vuota, un centinaio di persone nelle prime file. Silenzio assoluto, atmosfera di grande tristezza. Sembra di essere tornati al primo anno di serie D post “terremoto” Franza. Una specie di gioco dell’oca, dieci anni per non concludere nulla. Una sequela di presidenti, società più o meno volenterosi, a volte inaffidabili. Ma soprattutto mai un progetto vero, specchio di una città che non esprime una classe imprenditoriale capace d’investire nel calcio. Sta di fatto che il Messina di oggi, una specie di tarocco del “vero” Messina ancora una volta fallito (con l’infausta gestione Proto che doveva riportare la… normalità dopo il gruppo Stracuzzi) rischia di essere un autentico fallimento anche nella seconda stagione firmata Sciotto. La partita di oggi è lo specchio della gestione schizofrenica della società. Partita che forse è meglio non raccontare nei dettagli. Ci limitiamo a ricordare gli episodi chiave. Nel primo tempo soliti errori sotto porta, in particolare del centravanti Gambino e Portici anche pericoloso con Nappo che timbra il palo esterno. Nella ripresa subito il gol del Portici, con Sorrentino che fulmina Ragone, poi il calcio di rigore concesso al Messina che però Petrilli si fa respingere con i piedi dal portiere campano. Terzo penalty sbagliato dal Messina finora. Lo specchio di una squadra che non ha la giusta personalità e concentrazione. Poi si mette anche la jella, con il palo che nega il gol a Bossa. Ma la fortuna, si sa, aiuta gli audaci. E bisogna pure dire che il Portici, nell’ultimo quarto d’ora, sfiora tre volte il raddoppio. Al triplice fischio, i pochi tifosi presenti non hanno neanche tanta voglia di protestare. Messina sull’orlo di una crisi di nervi, la “cura” Biagioni ha finora fatto il solletico a una squadra nata male e modellata peggio. PIANETA MESSINA Share