Messina a fettine. Sciotto: “Mi sento umiliato, non vado più avanti”

Senza storia. E senz’anima. La Turris fa ciò che vuole, al netto della differenza tecnica tra le due squadre. Prove tecniche di retrocessione con una squadra così. Maledettamente debole nella testa e nelle gambe. Dire che bisogna correre ai ripari è il minimo, lo sanno anche i bambini. Ma il “desaparecido” Sciotto, a sorpresa, più che battere un colpo decide di mollare.

Il presidente, infatti, intorno alle 17 va in diretta su Radio Amore con poche parole ma pesanti come macigni: “Sono umiliato, dispiaciuto per i tifosi, per la città, per la provincia, per tutti quelli che vogliono bene al Messina. Ho fatto di tutto per portare il Messina in alto. Ho dato carta bianca, non ce la faccio più. Sono arrivato al punto di non ritorno. Rischio di morire, rischio l’infarto, in questo momento mi verrebbe voglia di uccidermi. Non sono abituato a queste umiliazioni. Mi arrendo, chiedo scusa a tutti ma non posso più andare avanti. Mi fermo, punto”. Un vero terremoto. Ora bisognerà vedere cosa succecedà da stasera. Ora, se qualcuno ha un briciolo di senso di colpa (difficile nel calcio) può anche avere la compiacenza di farsi da parte.

Sulla partita stendiamo un velo pietoso, aggiungendo che la Turris non aveva neanche bisogno dell’aiutino del guardalinee che non segnala due fuorigioco in occasione del vantaggio campano di Santaniello. Al resto ci ha pensato la solita difesa di belle statuine nel raddoppio di Santaniello. Ripresa con gli innesti di Damian, Balde e Rondinella. Ma la Turris trova il terzo gol con il solito Santaniello. Partita finita, il Messina prova a limitare i danni, c’è la traversa di Damian e qualche mischia in area campana prima del quarto gol di Giannone e il quinto sigillo firmato da Franco.

PIANETA MESSINA