MURO DEL PIANTO E SCARICABARILE 0 by Pianeta Messina in Cat.1 — 20 Gen, 2022 Ora che la casa brucia, ora che i conti non tornano, Sciotto chiede aiuto. E scarica le colpe a chi ha finora corteggiato, voluto, rivoluto. Quasi annebbiato dalla sindrome di Stoccolma. Francamente ci interessa poco di abbia un po’ di ragione tra i due, forse nessuno. Una diatriba che sfiora la commedia dell’assurdo (pure tragicomica) ma che di vero una cosa ce l’ha. Il Messina è in bilico. Con i conti, con la classifica che piange, con un organico sbarbatello, con i tifosi che Sciotto ha provato a commuovere nel videomessaggio senza contraddittorio. Così da un lato il “dimissionario-bis” se la canta con un comunicato e dall’altro il presidente se la suona dietro una scrivania. In mezzo c’è la squadra di calcio che rappresenta Messina, città senz’anima, con milioni di problemi, con un sindaco di passaggio che sogna lo scettro della Regione, con tanta ignoranza e presunzione in giro, con poca voglia di scommettersi, di rischiare, di rinascere. Classe imprenditoriale fantasma, “salotti buoni” senza passione per il calcio, un assessore allo Sport abbonato a “Chi la visto”, organi d’informazione troppo teneri verso chi fa calcio in modo maldestro, verso chi vuole rifarsi una verginità, verso chi tenta “giochi di prestigio” come in passato. Nella Messina pallonara, negli ultimi anni, è stato così. Con “invasioni di campo” inopportune, pericolose, oppure consigli al presidente, al dg o al ds di turno su cosa fare, su chi puntare. Ognuno, invece, dovrebbe fare il proprio mestiere, senza mettere becco. Ma quello dell’impiccione, del tuttologo, si sa, è uno “sport” praticato a Messina. E i risultati si vedono. Pianeta Messina Share