Messina cazzuto, domenica ti puoi ancora salvare 0 by Pianeta Messina in Cat.5 — 16 Apr, 2023 Kragl si congratula con Ferrini dopo il gol (Foto Furrer) La notizia più bella è la vittoria sulla Juve Stabia. Quella meno gradevole i successi di Turris e Fidelis Andria. Per evitare i play out sul filo di lana, ora il Messina dovrà vincere a Taranto e sperare che i pugliesi non facciano altrettanto a Latina. Messina ora quintultimo, quindi potrebbe portarsi a +9 sulla Fidelis Andria cancellando così lo spareggio salvezza proprio con i pugliesi. Il portiere Barosi trafitto da Ferrini (Foto Furrer) Avvio sprint del Messina con un pressing alto nella fase di non possesso, ospiti in affanno e Versienti prova ad accendere il match con un gran destro al 5′. Sfera che accarezza la rete esterna della porta stabiese. Il Messina è sul pezzo, secondo squillo dopo 4 minuti con Balde che scalda i guantoni a Barosi. Il tema tattico è chiaro. Campani costretti a rintuzzare il veemente avvio dei peloritani che creano non pochi grattacapi agli uomini di Novellino. Gran destro di Fiorani (Foto Furrer) Nel giro di pochi minuti ci provano prima Kragl dalla distanza, poi Balde in un mischione in area e Fiorani da una ventina di metri con Barosi ancora provvidenziale. Solo Messina nei primi 20 minuti, vespe in affanno.Gli ospiti si svegliano con un destro di Rosa disinnescato da Lewandowski (oggi al posto dello squalificato Fumagalli), ma la brutta tegola arriva al 23′ con il risentimento muscolare di Ragusa (oggi al rientro e reduce proprio da un infortunio) che deve lasciare il campo due minuti dopo. Al suo posto Ortisi. Gli striscioni esposti in Curva Sud (Foto Furrer) Il Messina sembra accusare il contraccolpo, ne approfitta la Juve Stabia che prende coraggio e al 28′ sfiora il vantaggio con Zigoni di testa. Prodezza di Lewandowski che toglie le castagne dal fuoco. Un campanello che ridesta il Messina e al 32′ è Perez a farsi largo in area. Destro che sfiora il palo. Ci prova poi Kragl a far male su punizione, sua specialità. Ma il sinistro non trova lo specchio di poco. La gioia dopo il gol partita (Foto Furrer) Messina dunque che fa la partita, pur esponendosi a qualche rischio calcolato nelle ripartenze degli stabiesi come al 43′ con Zigoni. In pieno recupero il Messina la sblocca con Kragl, ma la rete viene annullata per fuorigioco millimetrico dello stesso calciatore tedesco sul traversone di Versienti che aveva “tagliato” la difesa stabiese. Kragl e Perez inseguono un avversario (Foto Furrer) Nella ripresa dentro Zuppel e Fofana, fuori Balde e Mallamo. Nella Juve Stabia Vimercati subentra a Cinaglia. Le “vespe” provano subito a pungere. Tiro-cross di Mignanelli respinto da Lewandowski. Al 51′ il Messina la sblocca. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, Kragl imbecca Ferrini che con una zampata fulmina Barosi. I peloritani non si accontentano e continuano a spingere. Al 58′ Perez libera Zuppel che non inquadra la porta per una spanna. Poco dopo la Juve Stabia mette i brividi con una trama che libera la conclusione di Gerbo, la difesa biancoscudata fa muro. Il tecnico Raciti poco dopo é costretto a sostituire il difensore Balde per un problema muscolare, al suo posto Ferrara. Il Messina tenta di mettere in ghiaccio la partita, ci prova Zuppel al 68′, il portiere stabiese mette il lucchetto. Dopo 7 minuti Raciti getta nella mischia Trasciani al posto di Kragl. Scelta conservativa, anche per preservare Kragl reduce da un infortunio. Finale con qualche brivido per la difesa peloritana. I campani sfiorano il pari al minuto 81′, ma è ancora bravo Lewandowski a disinnescare su Ricci. E il portiere polacco si ripete al 88′ con un bel volo sulla velenosa botta di Silipo. Il “grazie” dei calciatori ai tifosi della Sud (Foto Furrer) Finale al cardiopalmo anche per gli otto minuti di recupero (esagerati) concessi dall’arbitro. Ma il Messina regge, anzi è Perez che al 96′ sfiora il raddoppio. Juve Stabia che resta in dieci nei secondi finali per l’espulsione di Berardocco. E sul filo di lana arriva il gol del Messina con Fiorani, ma l’arbitro stranamente decide di fischiare la fine delle ostilità con il pallone a due passi dalla porta. L’ennesima goliardata, come gli otto minuti di recupero. Pianeta Messina Share