Solito Messina anemico. E arriva il patatrac 0 by Pianeta Messina in Cat.5 — 6 Mag, 2023 La grande cornice di tifosi peloritani ad Agropoli (Foto Furrer) Solita partita rinunciataria, anche in uno spareggio play out, davanti a oltre 700 tifosi messinesi giunti ad Agropoli. Ma stavolta arriva il patatrac al 92′. E partita persa. E’ vero, bisogna compattarsi in vista della partita di ritorno (bisognerà vincere, sennò addio Serie C) ma il tecnico Raciti non dovrà offendersi se raccontiamo ciò che il campo ci ha offerto. Un Messina che dal primo minuto si è limitato a contenere l’iniziativa di una Gelbison tutt’altro che irresistibile. Lo sconforto dopo il gol incassato nel finale (Foto Furrer) Si gioca sul filo dei nervi. E si vede. La posta in palio è altissima. Squadre contratte, poche emozioni in campo. C’è più fantasia sugli spalti con il tifo incessante dei supporter giallorossi giunti in massa al “Guariglia” di Agropoli. In tutto il primo tempo pochi tiri in porta, Messina che bada soprattutto a spezzare le avanzate confuse di una Gelbison volenterosa. Campani che ci provano con Loreto in avvio, ma Fumagalli mette una pezza. Fofana in azione (Foto Furrer) Poi, per una ventina di minuti, il nulla cosmico. La Gelbison tenta di “fare” la partita, il Messina fa buona guardia ma non riesce a ripartire. Centrocampo intasato, continui falli e falletti, gioco spezzettato. La partita non decolla, per emozionarsi un po’ ci pensa Fumagalli che commette un’ingenuità al 22′ toccando con la mano il pallone fuori area, in fase di rinvio. Calcio di punizione regalato alla Gelbison da posizione pericolosa, per fortuna l’ex Fornito non trova la mira. Perez anticipato da un avversario (Foto Furrer) E il Messina? Primo squillo solo alla mezz’ora con Fiorani dalla distanza, pallone tra le nuvole. La partita sembra decollare nello scorcio finale del primo tempo. Prima con l’incornata di De Sena che si spegne tra i guantoni di Fumagalli, poi con il tiro a giro di Perez che tenta il gol d’autore. Ma anche qui la mira è da rivedere. Nella ripresa proteste della Gelbison che reclama un rigore per un presunto tocco di mano di Ferrini. Intervento regolare, l’arbitro fa proseguire. Poco dopo i campani “flirtano” con il vantaggio. De Sena su calcio di punizione mette i brividi a Fumagalli, la sfera si spegne di poco a lato. Il Messina si scuote al 53’. Sugli sviluppi di un calcio di punizione Trasciani cerca la deviazione vincente, palla di poco fuori. Poco dopo il Messina sfiora il gol con il cross velenoso di Berto. D’Agostino si salva anche grazie all’aiuto del palo. Il tecnico Raciti inserisce forze fresche, dentro Konate e Ragusa per Fiorani e Balde. Ma è la Gelbison a creare l’occasione più ghiotta del match. Al 64’ Kyeremateng non trova clamorosamente la porta da due passi, complice anche un rimbalzo anomalo. Il Messina serra i ranghi. Raciti getta nella mischia un difensore, il portoghese Balde che subentra al centrocampista Marino. La partita continua a ritmi bassi, la Gelbison tiene in mano il “pallino” con un possesso sterile. Al 82’ i peloritani provano a sorprendere gli avversari. Fofana imbecca Ragusa che conclude al volo, palla alle stelle. Prestazione opaca di Kragl (Foto Furrer) Ancora Messina sette minuti dopo con l’imbucata di Perez che si gira in un fazzoletto ma non trova la porta. Al 90’ brivido per i biancoscudati con la trattenuta in area di Trasciani su Infantino, per l’arbitro non c’è nulla. Ma al 92’ arriva la doccia gelata. Imbucata per Tumminello che approfitta della dormita generale della difesa peloritana. L’attaccante campano trafigge Fumagalli e regala il vantaggio alla Gelbison. Nei minuti finali il Messina si butta in avanti alla disperata ricerca del pareggio. Poche idee e tanta confusione, alla fine arriva una sconfitta figlia del poco coraggio. Pianeta Messina Share