STADIO “VIETATO” PER ALLENARSI. MODICA SQUARCIA IL SILENZIO 0 by Pianeta Messina in Cat.1 — 24 Ott, 2023 Provate un attimo, ma solo un attimo, a mettervi nei panni di Giacomo Modica. Allenatore del Messina calcio, non del Roccacannuccia, tecnico meticoloso che mette al primo posto il sudore, l’applicazione, il fare calcio con serietà, schemi, idee, corsa. Tutta roba da provare e riprovare su un terreno di gioco vero, a casa tua, per fare crescere la tua squadra, per prepararla al meglio in vista del match di campionato. Invece no, tutto questo a Messina non è possibile. Il tecnico Giacomo Modica Il “Franco Scoglio”, parafrasando una battuta di Modica, è come un museo da fotografare. Non puoi allenarti, tastarlo, conoscerlo. Ma solo giocarci ogni due settimane. E a un allenatore è normale che girino un po’ le scatole. Una situazione surreale, certo non per colpa di Modica, dei tifosi o della società. Tant’è, questa è la realtà. Il Comune, anzi l’assessore allo Sport e ai Grandi eventi, Massimo Finocchiaro, oggi dice che la colpa è di chi non ha consegnato il terreno di gioco in perfette condizioni dopo l’ultimo concerto estivo dei Pinguini tattici il 30 luglio scorso. Ma il peccato originale sta proprio in questa data. Perchè se si voleva creare un manto erboso eccellente con un intervento radicale (come successo a Catania) era impensabile organizzare un concerto appena un mese prima dell’inizio del campionato. Il sindaco Basile e l’assessore allo Sport Finocchiaro E questo è forse sfuggito all’assessore Finocchiaro. Ricordiamo che poi il Comune ha perso altro tempo (troppo) prima di decidere cosa fare. Optando poi per un rattoppo, quando si è reso conto che non c’era più il tempo per un lavoro più invasivo. Il risultato? Manto erboso appena accettabile, senza drenaggio, da utilizzare solo per le partite in casa e destinato a rovinarsi con le prime piogge. Messina dunque costretto a lavorare sul sintetico di Bisconte, con dimensioni ridotte e immaginabili contraccolpi nell’impostazione del lavoro secondo i dettami di Modica. Al quale interessa poco di chi sia la colpa di questo pasticcio. Lui fa l’allenatore, ha il dovere di fare crescere il “suo” Messina ma il diritto di lavorare in condizioni normali. Modica ci ha messo la faccia, l’unico che ha squarciato il silenzio su questa storia dello stadio. Forse toccava ad altri, in società, farlo. “Dateci un telone per proteggere il terreno di gioco e fateci allenare almeno il giovedì e nella rifinitura, chiedo almeno questo”. Vediamo ora che succede. Siamo curiosi. Pianeta Messina Share