Sotto l’albero il più bel regalo. Un Messina perfetto stende il Catania

Il più bel regalo di Natale. E che regalo. Il Messina targato Modica mette la museruola al Catania, lo batte meritatamente e riallaccia la storia d’amore con i propri tifosi dopo una serata indimenticabile. E a decidere questa sfida così attesa è stato lui, Emmausso, il giocatore più discusso nell’ultimo mese, che dopo l’abbraccio di Teramo con mister Modica ha bissato stavolta con l’intera Curva Sud dopo l’interminabile corsa che ha ricordato quella di Ragusa dopo il gol salvezza contro la Gelbison. A fine match fuochi d’artificio, tifosi in visibilio, cori di ogni genere, facce felici. Compresa quella del presidente Sciotto che è sceso in campo al triplice fischio finale.

Modica si affida ai senatori, ma anche al giovane difensore Salvo, che a destra (Lia e Polito assenti per infortunio) se l’è cavata benissimo, cancellando prima Marsura e poi Bocic. Bravi tutti e scelte azzeccate del tecnico Modica nella formazione iniziale e nei cambi. Squadra compatta, brava a non allungarsi e nel recupero palla. E soprattutto difesa attenta.

Curva gremita, bel colpo d’occhio all’ingresso delle squadre. In avvio non succede granché. Prime schermaglie e prima ammonizione, frettolosa, a Franco per un fallo normale su Deli. Si fa vedere il Catania al 12′ con l’imbeccata di Chiricó per la testa di Dubickas che spedisce sul fondo. Comunque avvio alla pari, anzi il Messina palleggia bene nella trequarti etnea, trovando anche l’imbucata per Plescia fermato però sul più bello dalla bandierina per un fuorigioco millimetrico. Al 19′ Frisenna ci prova dalla distanza, Livieri si accartoccia sul pallone. Quattro minuti dopo si rivede il Catania con l’incornata di Castellini fuori misura. Gli etnei  insistono con Marsura al 27′, salva quasi sulla linea Pacciardi, ma c’era un fallo su Salvo in uscita che l’arbitro non vede. Il Messina replica subito con una incursione in area di Frisenna, c’è un contatto sospetto in area, è Quaini a dare una spintarella. L’arbitro sorvola, mentre in minuto dopo sventola il cartellino giallo a Manetta che in realtà sembrava aver subíto il fallo da Marsura. Peloritani innervositi da una direzione arbitrale discutibile. Insiste il Messina, bella ripartenza al 40′ con Emmausso, tiro deviato in corner. E due minuti dopo l’occasione più ghiotta dei peloritani con il palo di Manetta di testa, poi Ragusa spreca a porta spalancata. E non è finita, poco dopo Emmausso per Ortisi, pallone oltre la traversa. Soffre il Catania che si sveglia al 45′ con l’incornata di Deli che finisce sulla traversa, poi Pacciardi salva su Dubickas.

Ripresa subito vibrante. Emmausso a botta sicura, respinge il portiere, Ragusa non trova il pallone a due passi dalla linea. Altro “liscio” poco dopo sul traversone invitante in area di Salvo. Replica il Catania al 58′, ma Fumagalli salva su Dubickas. Tre minuti dopo fuori Plescia (sostituito da Zunno) e Franco (al suo posto Scafetta). Ragusa al 64′ spreca ancora, masticando un pallone d’oro in piena area.

Il Messina c’è, ma spreca troppo. Al 71′, comunque, il Messina colpisce. Errore di Silvestri, ne approfitta Zunno che s’invola solo davanti al portiere etneo che si salva, ma nulla può sull’avvoltoio Emmausso che insacca. È l’apoteosi, esplode la gioia dei tanti tifosi in curva e tribuna con la corsa interminabile di Emmausso verso la Sud e i fuochi d’artificio che illuminano una serata fantastica.

E il Messina non è pago, anzi pochi minuti dopo sfiora il raddoppio con lo scatenato Zunno. E al 90′ è ancora Messina con Ragusa che imbecca Zunno in area, ma l’azione sfuma. Finale ad alta tensione, l’arbitro espelle due componenti della panchina peloritana (il ds Roma e il massaggiatore Cutroneo) ma nei 6 minuti di recupero non succede più nulla. E al triplice fischio è un tripudio. Il Messina confeziona la partita perfetta e batte il Catania. Il più bel regalo di Natale ai propri tifosi.

Pianeta Messina