Il Messina ha un’anima. Castigato pure il Taranto, altri 3 passi verso la salvezza 0 by Pianeta Messina in Cat.5 — 21 Gen, 2024 L’esultanza di Zunno ed Emmausso Se c’è qualità nel gioco, se sai soffrire mordendo le caviglie agli avversari, se sai essere squadra nello spirito di gruppo, allora finisce bene. Meritando di vincere. Così, dopo Caserta, la banda Modica concede il bis. Stavolta a rimetterci le penne è stato l’ambizioso Taranto dell’ex Capuano che in tribuna ha masticato amaro. Sorride invece Modica che si coccola i suoi ragazzi. Il Messina è in netta crescita, commette meno errori, sa colpire al momento giusto con Zunno, compiendo un altro passo importante verso la salvezza, agganciando il Foggia a quota 25. I tifosi della Sud, striscione per il presidente dei Nocs Il tecnico peloritano conferma le scelte di Caserta. Unici innesti obbligati Giunta al posto dello squalificato Franco e Frisenna per Firenze out per l’influenza. Ancora panchina per Plescia e Ragusa. Messina sciolto sul morbido (finalmente) manto erboso. E già dopo 11 minuti c’è materiale per i moviolisti. Fallo di Calvano su Luciani in area, l’arbitro stranamente lascia correre. Il tecnico del Taranto Capuano, ex di turno, in tribuna perchè squalificato Messina che sfiora il vantaggio al 21′ con il colpo di testa di Luciani sugli sviluppi di un corner. Anche stavolta Calvano lo disturba tirandogli la maglietta. E sei minuti dopo gol annullato a Luciani che aveva soffiato il pallone al portiere Vannucchi in uscita. L’arbitro però fischia un fallo all’attaccante peloritano ai danni dell’estremo difensore pugliese. E il Taranto? Il primo squillo dei pugliesi arriva al 30′ con De Marchi, pallone di poco a lato. Poi, al 44′, assolo di Kanoute, Manetta non lo molla un centimetro usando l’esperienza, poi salva tutto Fumagalli con i piedi. L’assist di Plescia per Zunno che poi insacca Brivido ad inizio ripresa con De Marchi imbeccato tutto solo davanti a Fumagalli che riesce a ipnotizzare l’attaccate pugliese. Pericolo scampato, al 57′ arriva il gol del Messina. A firmarlo è il peperino Zunno che capitalizza in piena area un mischione risolto con una magia da terra di Plescia, subentrato tre minuti prima al posto di Luciani. La gioia di Zunno dopo il gol partita E a proposito di meriti, come non evidenziare la partitona giocata dal giovane difensore Salvo, ormai non più una sorpresa. Anzi una certezza. E proprio grazie a Salvo, il Taranto è rimasto in dieci dal 68′ per l’espulsione (secondo giallo) di Bifulco costretto a spendere un fallo per frenare la volata palla al piede del giovane messinese, autentica spina nel fianco nelle sue scorribande sulla fascia destra. La festa a fine match, tre punti d’oro per la salvezza Messina che ha legittimato il successo, rischiando solo al 77′ con Fabbro e sfiorando il raddoppio al 88′ con Plescia sugli sviluppi di uno schema su punizione. Al triplice fischio applausi per tutti e volti sorridenti tra i peloritani. Il Messina ha un’anima, un gioco ed ora raccoglie ciò che merita. Punti pesanti verso la salvezza diretta. Pianeta Messina Share