Crimi, un pezzo di storia del Messina. “Quando Lo Monaco giocava con me… “ 1 by Pianeta Messina in Cat.5 — 9 Giu, 2014 Crimi con la maglia del Messina al Celeste negli anni ’70. Dietro c’è Tripepi La storia, quella vera, non la cancellerà mai nessuno. Le proprie radici sono l’essenza di una società di calcio che vuole rinsaldare il patto di sangue con i propri tifosi. Il senso di appartenenza, si dice spesso. Lo dice il patron Lo Monaco, per tornare a vivere il proprio Messina come una fede, al di la della categoria e dei risultati. E un altro segnale forte il gruppo Lo Monaco l’ha dato, inoltrando alla Lega calcio la richiesta del cambio di denominazione sociale da “Associazione Calcio Rinascita Messina” ad “Associazioni Calcio Riunite Messina”. Un cambio di denominazione già fatto lo scorso 19 dicembre e che adesso diventerà ufficiale nelle carte federali. Il Messina, dunque, torna quello di un tempo. L’unico vero Messina, che purtroppo era sparito dopo la fine dell’era Massimino. Associazione Calcio Riunite Messina, la prima pelle, quella originale, lo scudetto biancoscudato al petto, simboli di un calcio da romanticoni che nel catino del “Celeste” hanno fatto la storia di questa società. E di quei fantastici anni di calcio allo stato puro (niente pay-tv) con la gloriosa maglia biancoscudata addosso, Pianeta Messina ne ha parlato con Vincenzo Crimi, uno di quei calciatori che negli anni Settanta, poco più che ventenne, era compagno di squadra di Pietro Lo Monaco. L’ex centrocampista del Messina inizia volentieri il suo piccolo “viaggio” nei ricordi. “Eravamo veramente un bel gruppo. Faccio qualche nome, Lo Bosco, Ballariano, Tripepi, Cinelli, Nastasi, Ciancolini, Ferrara, Calì, Lo Monaco, ma potrei dirli tutti. Ricordo soprattutto lo spettacolo dei nostri tifosi al Celeste. Lo stadio si trasformava in una bolgia, per noi era molto emozionante giocare in casa”. – Sei stato compagno di squadra di Lo Monaco. Lui era molto giovane, ma l’avresti immaginato che un giorno sarebbe diventato il patron del Messina? “Beh, a quei tempi credo che neanche lui avrebbe immaginato che tipo di carriera avrebbe fatto. Però devo dire che Pietro Lo Monaco, anche 40 anni fa, quando era molto giovane, mostrava grande personalità. Era molto socievole, aveva le idee chiare, si faceva rispettare. Grazie a queste doti ha fatto una carriera lusinghiera nel mondo del calcio. E’ una persona molto intelligente, capace, ambiziosa e di carattere. Credo che con lui alla guida, il Messina ha un futuro assicurato”. – Credi, quindi, che si tornerà presto ad alti livelli? “Conoscendo la mentalità di Pietro Lo Monaco, credo che quest’anno costruirà un Messina ad alto livello. Certo, non sarà facile, perchè in Lega Pro ci saranno parecchie rivali di livello. Però credo che il Messina se la giocherà con tutte. Piuttosto dico ai tifosi di stare molto vicini alla squadra e di dare una mano alla società. Ma credo che quest’anno ci sarà più gente allo stadio. Io vivo a Messina da tanti anni, ho sposato una messinese e a tutti i tifosi dico di essere fiduciosi, perchè per vincere i campionati non bastano i nomi di grido, anzi a volte non servono. Occorrono giocatori che hanno lo spirito giusto, che mettano cattiveria in campo che che sentano fino il fondo la maglia che indossano. Come ai tempi nostri. Quella maglia, io, me la sento ancora addosso”. PIANETA MESSINA – Share