“Mi sento preso per il culo. Ora aspetto risposte diverse. Il ritiro in Puglia? E’ confermato” 1 by Pianeta Messina in Cat.2 — 4 Lug, 2014 C’è una frase, nel libero sfogo di Pietro Lo Monaco, che sintetizza il suo stato d’animo. “Mi sento preso per il culo”. Non usa mezzi termini il patron del Messina, davanti a un centinaio di tifosi e al drappello di giornalisti accorsi in sala stampa per ascoltare il j’accuse della società peloritana alla Giunta Accorinti, dopo il mezzo pasticcio della delibera che spalanca i cancelli del “S. Filippo” a due mega concerti la prossima estate. Quasi un grido di dolore del patron, che ha ripercorso le tappe di questa telenovela legata alla gestione dello stadio, esplosa ieri con le annunciate “dimissioni” del gruppo Lo Monaco. Il nocciolo della questione ruota attorno alla convenzione per la gestione dello stadio da parte dell’Acr Messina. E su questo punto, Lo Monaco ricorda che appena tre giorni fa, lui insieme al vice presidente Niki Patti, aveva incontrato al Comune il sindaco Accorinti. “In quell’incontro abbiamo parlato del comodato d’uso che dovrà essere rinnovato da settembre 2014 a settembre 2015. Il giorno dopo, però, abbiamo appreso che lo stadio è stato concesso ad una ditta di Catania, dal 6 luglio al 6 agosto del prossimo anno, per organizzare due concerti. Questa è una leggerezza pazzesca – ha tuonato Pietro Lo Monaco – non possiamo certo rinunciare all’impianto, agli uffici, alla foresteria, con il rischio di trovarsi anche il manto erboso danneggiato. È fuori da ogni logica parlare prima con noi, che siamo la società di calcio della squadra della città e che rappresenta il cuore e la fede di tanti messinesi, e il giorno dopo sottoscrivere un accordo con altri. Mi sono sentito preso per i fondelli”. Lo Monaco va giù duro e conferma la decisione di voler consegnare nelle mani del sindaco la squadra di calcio. “Ho preso questa decisione perchè è inammissibile questo comportamento da parte delle istituzioni. Non c’è stato rispetto nei nostri confronti. Metto in mano al sindaco ed ai suoi uomini l’Acr. Non avranno difficoltà a trovare una guida adeguata a questo club. Oggi il Messina è una realtà appetibile. Io ringrazio tutti e mi fermo qui”. Cala il gelo. Pietro Lo Monaco si alza, sta per abbandonare la sala stampa, tra i volti impietriti dei tifosi. Poi, però, viene invitato a risedersi per spiegare se veramente è tutto finito o se c’è ancora qualche spiraglio dal quale ripartire. E a questa domanda, il patron risponde d’istinto. “Nelle more cercheremo di portare avanti il nostro lavoro. Domani ho un’incombenza con la Covisoc che risolverò, verseremo 160mila euro, stiamo andando avanti lo stesso. Cosa mi aspetto? Un comportamento diverso da parte dell’Amministrazione comunale. I problemi legati allo stadio li conoscono. In questi due anni ho sempre parlato a carte scoperte. Per fare calcio servono strutture. Il San Filippo è nell’abbandono più totale. Ci sarebbero tanti interventi da fare, con un esborso economico notevole. In questi due anni abbiamo manifestato i nostri problemi all’Amministrazione, effettuando interventi di manutenzione straordinaria. Avevamo presentato i progetti per costruire dei campi di allenamento ed una piscina all’aperto, ma lunedì scorso ci hanno detto che le aree non possono esserci più concesse. Abbiamo dimostrato la nostra disponibilità, iscrivendo la squadra con un ingente sforzo economico, ma non troviamo riscontri concreti da parte del Comune. Confidiamo comunque nei nostri tifosi, stanno riappropriandosi della loro squadra di calcio”. E qui spunta qualche sorriso in sala stampa, che diventa poi quasi una liberazione quando al patron scappa un riferimento alla data del ritiro in Puglia già prenotata da due mesi. Piccoli segnali che questa testarda avventura dei Lo Monaco a Messina non è finita. Anzi. PIANETA MESSINA Share