Pancaro rivede il Messina. Dieci anni fa segnò lui prima della rimonta al Meazza contro il Milan 0 by Pianeta Messina in Cat.5 — 13 Ott, 2014 Pancaro rivede il Messina dopo 10 anni. Era il 22 settembre 2004, in un mercoledì di turno infrasettimanale. Milan-Messina, segna prima lui, poi la band di Mutti ribalta il risultato con Giampà e Zampagna per una vittoria da urlo nella Scala del calcio. Ora Pancaro fa l’allenatore. Guida la Juve Stabia che domani riceverà al “Menti” il Messina. Queste le dichiarazioni del tecnico gialloblu alla vigilia del match contro il Messina. “La vittoria contro la Paganese appartiene già al passato. Ora siamo proiettati esclusivamente sul match di domani, che si preannuncia durissimo: il Messina è una squadra ostica e soprattutto in trasferta ha un rendimento davvero temibile. I siciliani hanno sconfitto la Reggina al Granillo e una settimana fa hanno avuto la meglio su una corazzata del calibro del Lecce, ma noi siamo consapevoli che in questo torneo non esistono partite facili e che non dobbiamo guardare la classifica. Il rischio di sederci sugli allori – ha aggiunto Pancaro – va scongiurato alla radice e sono contento del modo in cui i miei ragazzi si sono allenati nel corso della settimana. Dovremo essere bravi ad incanalare la gara sui binari giusti e sono convinto che sfoggeremo una prestazione importante”. Non vuole cali di tensione, cioè che la Juve Stabia si culli sugli allori e sui sei risultati utili consecutivi. Pancaro sa che quella contro il Messina di domani sera è un incontro ostico. I siciliani sono reduci da un importante successo contro il quotato Lecce e vogliono dare continuità ai risultati e in trasferta ha subìto solo due gol. “Non mi aspetto un atteggiamento difensivista da parte loro – dice Pancaro – visto che nell’ultima partita hanno tratto giovamento dal cambio di modulo, pertanto non ci sono certezze circa il loro schieramento in campo. Corona? É giusto che i tifosi celebrino un calciatore che ha dato tanto per la maglia gialloblù e che ha lasciato il segno con una promozione conquistata al termine di una straordinata scalata, ma in campo ci toccherà accoglierlo con ben altri accorgimenti per tenerlo a bada ed impedirgli di crearci grattacapi. Come ho già detto precedenti volte, i sistemi di gioco trovano il tempo che trovano, sta ai ragazzi apprendere i metodi e le mie dritte. Io continuo a non guardare la mia classifica, come non lo fanno i miei ragazzi, dobbiamo soltanto pensare alla partita di domani e mantenere i piedi per terra” . Intervista tratta dal quotidiano on-line Resport Share