Il Messina “operaio” incamera 3 punti d’oro. Domata la Vigor Lamezia 1 by Pianeta Messina in Cat.5 — 19 Ott, 2014 Operaio, ma che fa punti. Il Messina soffre ma brinda a una vittoria salutare, piegando una Vigor Lamezia mai doma. Basta un penalty capitalizzato da Re Giorgio nel primo tempo per mettere in saccoccia tre punti d’oro. Per il bel gioco ci sarà tempo, per ora serve irrobustire la classifica. E il “nuovo” Messina di punti, nelle ultime tre partite, ne ha collezionati sette, non subendo oggi gol per la seconda volta. Era successo solo a Reggio Calabria. E per una difesa che ne aveva beccati dieci in due sole gare casalinghe, questa è una buona notizia. Tre le novità nello schieramento rispetto a sabato scorso. Donnarumma quarto di difesa al posto dello squalificato Benvenga, Izzillo trequartista e Vincenzo Pepe nella catena di destra. Assente l’infortunato Nigro, tocca a Damonte fare le sue veci, ma il passo dell’ex del Varese è più compassato, così Bucolo è costretto a fare gli straordinari per tappare qualche falla quando la Vigor è in possesso palla. Parte bene il Messina che punge già al 4′ con un’incornata di Izzillo a ridosso dell’area piccola, ma la sfera si spegne a lato. La replica dei calabresi tre minuti dopo con un tiraccio di Battaglia che sorvola di poco la traversa. Si va avanti con capovolgimenti di fronte, anche se le due squadre danno l’impressione di non voler offrire il fianco. Ritmo piuttosto compassato, forse complice il gran caldo, con il Messina che ci prova al 10′ con Bucolo che scarica un destro della distanza. Il portiere disinnesca con una respinta un po’ goffa, ma quanto basta per evitare la frittata. Di minuti ne passano 6, Orlando addomestica un pallone sulla trequarti e non ci pensa due volte a tirare. Buona l’intenzione, ma la mira non funziona. E la Vigor? I biancoverdi si svegliano al 19′ con una punizione “assassina” di Puccio che tenta di uccellare Iuliano, fintando prima il cross in area ma sparando un proiettile in porta che il Giaguaro (nella foto in basso di Fabrizio Pernice) disinnesca in corner con la punta del guantone. Scampato pericolo e partita che torna in perfetto equilibrio, ma a spaccare il match ci pensa Damonte che al 31′ si avventa sul giovane Battaglia in area, gli ruba palla e poi lo costringe al fallo. Il sig. Mainardi imbocca il fischietto. Calcio di rigore. Dal dischetto Corona spiazza Piacenti per il vantaggio dei peloritani. Quarta rete per Re Giorgio, dopo quelle realizzate contro Lupa Roma, Lecce e Juve Stabia. La reazione della Vigor è flebile, a parte una respinta di Stefani su botta ravvicinata di Del Sante. La ripresa offre una Vigor più tonica, ma il primo squillo è del Messina con Damonte che ci prova dalla distanza. Piacenti c’è. Erra decide che è il momento di Giampà, che entra al posto del giovane Battaglia, autore del fallo da rigore su Corona. I calabresi guadagnano campo e al 63′ sfiorano il pareggio con Gattari che in girata, a ridosso dell’area piccola, “consegna” il pallone tra le braccia di Iuliano. Grassadonia corre ai ripari. Fuori Izzillo, dentro Bortoli per dare più densità al centrocampo, ma la Vigor insiste e al 71′ cerca un varco sulla sinistra con un tiro cross di Rapisarda che il Giaguaro respinge alla Garella. Al 75′ è il momento dell’attaccante Gaeta (nella foto a destra), all’esordio stagionale. L’ex del Teramo, scuola Milan, si fa subito notare con una giocata di fino che costringe Filosa al fallo plateale. Giallo per i lametino e primi applausi per l’ultimo arrivato in casa Messina, subentrato a Orlando. Poco prima, però, la Vigor aveva sfiorato l’1-1 con Giampà, ma per fortuna l’ex peloritano ha lisciato clamorosamente un pallone invitante. Il tecnico Erra, sui titoli di coda, tenta la carta della disperazione, gettando nella mischia il giovane Voltasio, che sabato scorso aveva castigato al 91′ il Catanzaro. E l’attaccante calabrese, all’ultimo respiro dei 5 minuti di recupero, per poco non castiga anche il Messina, ma il suo colpo di testa sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra quasi accarezza la traversa. E’ l’ultimo brivido in area giallorossa, poi il triplice fischio liberatorio e la festa per tre punti di platino. PIANETA MESSINA Share