“DOBBIAMO STARE ZITTI”. ECCO SERVITO IL SILENZIO STAMPA

Tutti muti. Come ha detto il capitano. E’ meglio stare zitti, come ha borbottato il tecnico. La frittata indigesta di ieri ha così prodotto il primo silenzio stampa della stagione. La società, probabilmente, vuole rimettere un po’ di ordine nello spogliatoio dopo le dichiarazioni a caldo, dettate dal nervosismo per lo sciatto pareggio contro la maglia nera del campionato. Le parole di Grassadonia (ma non solo le sue) fanno riflettere. Il tecnico ha rimproverato alla squadra di essere smemorata, cioè di dimenticare in campo per cosa deve lottare, quindi come deve comportarsi per raggranellare punti salvezza. “Siamo questi – ha ripetuto il tecnico – siamo strutturati per un campionato di sofferenza e non possiamo permetterci atteggiamenti diversi. Se andiamo dietro alle chiacchiere, alle televisioni, ai giornali facciamo fatica. Dobbiamo capire invece che dobbiamo lottare, pedalare e stare zitti”.

Grassadonia, senza giri di parole, ha storto il naso per certe dichiarazioni fatte in settimana sulle reali ambizioni della squadra. Cioè non solo una striminzita salvezza, ma tentare qualcos’altro. “Bisogna arrivare prima agli obiettivi e poi parlare – ha detto stizzito il tecnico – se andiamo dietro al chiacchiericcio facciamo la fine del secondo tempo con l’Aversa”.

Bene, tutto chiaro. Grassadonia non vuole gettare fumo negli occhi. La squadra è strutturata solo per agguantare la salvezza e illudersi è solo pericoloso. Quindi è meglio stare zitti, appunto.

PIANETA MESSINA