SCARAMANZIA GRASSADONIA. IL SILENZIO DELL’INNOCENTE

L’abbiamo capito. Grassadonia non parla alla vigilia? Una scelta scaramantica. Niente di più, nessuna censura, nessun mistero, visto che quando il tecnico è tornato a parlare (vedi vigilia di Matera-Messina sul sito ufficiale dell’Acr) è arrivata una sconfitta. E allora, siccome prima di Messina-Reggina Grassadonia è stato zitto e sappiamo com’è finita in campo, allora cosa c’è di meglio di un bel silenzio del mister? E poi, che male c’è se Grassadonia non parla prima di una partita, visto che è più bravo in campo, quando lavora, piuttosto che davanti a un microfono? Ci perdoni la società, ma non riusciamo a trovare altri motivi validi per capire questo frequente silenzio dell’allenatore peloritano alla vigilia di una partita.

Ma rispettiamo (pur non condividendola) una scelta piuttosto bizzarra che mortifica il tecnico (comunque pagato, dirà qualcuno, per allenare e non per parlare) nel suo rapporto con gli organi d’informazione, che poi sono solo l’altoparlante con l’ambiente esterno, cioè i tifosi. Però sia chiaro. Anche se Grassadonia (o chi per lui) decide che non è necessario parlare alla gente prima di una partita, liquidando la faccenda con un semplice silenzio nel silenzio, per noi questo diniego non diventerà mai un affare di Stato. Ognuno faccia ciò che vuole.  E poi, se oggi battiamo la Paganese, con quale faccia chiederemmo alla prossima vigilia se il buon Gianluca parla?

PIANETA MESSINA