Lo sguardo è sempre un po’ tirato. Non concede tanti sorrisi Grassadonia, nonostante la scorpacciata di gol. Il cammino è ancora lungo e guai ad abbassare la guardia. Prima dell’intervista di rito, il tecnico ci confida: “Sorriderò il 4 maggio, ora è ancora presto”.  Una data non buttata lì per caso. Sarà l’ultima domenica di campionato. Il Messina giocherà in casa contro il Martina Franca. E quel giorno Grassadonia vorrà sorridere veramente per brindare all’accesso nella C unica. 

“Abbiamo incamerato tre punti importanti, ma personalmente, anzi tutti siamo già con la testa rivolta alla partita di venerdì a Foggia. La gara di oggi già appartiene al passato. Avevo detto ai ragazzi che passava un treno importante alle 14,30. Siamo saliti, adesso non bisogna scendere più. Oggi è il primo passo verso qualcosa d’importante”.

– C’è qualcosa che non le è piaciuto nonostante il 4-0?

“Abbiamo un po’ mollato la presa per dieci minuti e abbiamo rischiato. Da ex difensore non mi piace prendere gol e mi sarebbe dispiaciuto se l’Aversa avesse segnato”.

– Lei predica sempre umiltà e grande concentrazione. E soprattutto fa pochi complimenti ai singoli. Il suo concetto di squadra passa da queste direttrici? 

“E’ fondamentale. Perciò, ripeto, non bisogna cullarsi e mettersi alle spalle subito questa partita. Ed è giusto pensare alla trasferta importante di Foggia dove dobbiamo andare a far punti. Non abbiamo nè la classifica dalla nostra parte, nè troppo tempo per poter recuperare. Ma siamo sulla strada giusta e i complimenti li faccio sempre alla squadra che oggi mi è piaciuta”.

PIANETA MESSINA