Amaro risveglio, ma è una sconfitta indolore 0 by Pianeta Messina in Cat.3 — 23 Mar, 2014 I tifosi del Messina presenti oggi a Melfi (Foto L. Massari) Una domenica amara, una sconfitta che brucia, ma non il solito Messina. Fa festa il Melfi che segna nel momento migliore dei peloritani, sfiorando però il raddoppio nella ripresa grazie ad alcune topiche della difesa. Messina da rivedere, dunque, ma che mantiene saldo il vantaggio sulla nona posizione (sei punti) nonostante la sconfitta che interrompe la serie utile di otto partite. Messina pimpante, il solito Messina con gli attributi, solo nei primi 19 minuti. Fino al gol improvviso del Melfi griffato Marolda. Fino a quel momento i peloritani avevano accarezzato il vantaggio in tre occasioni. La prima volta, dopo appena due minuti, con una gran botta di Ferreira dal limite dell’area, ma Perina ci mette un guantone rifugiandosi in angolo. Il portoghese si ripete 9 minuti dopo sempre dalla distanza, ma la sfera quasi pettina il palo alla sinistra del portiere lucano. Il Messina insiste, mettendo in ambasce il Melfi che si salva al 16′, quando Bernardo si divora il gol a due passi da Perina dopo una respinta su rasoterra di Bucolo. Il centravanti spara sull’esterno della rete un pallone che aspettava solo di essere insaccato. E da questo momento cambia il volto della gara, perchè i lucani trovano il gol nella prima vera azione pericolosa. C’è un assist dell’albanese Dermaku che imbecca in area l’attaccante Marolda lesto a piazzare un piattone alle spalle di Lagomarsini. Un gol che innervosisce il Messina. La reazione dei peloritani, infatti, non è quella dei giorni migliori e così il primo tempo scivola con una sterile supremazia territoriale che però non produce vere azioni da gol. I due esterni Guerriera e Squillace non spingono a dovere e a centrocampo qualche errore di troppo non fa ripartire in maniera fluida la manovra giallorossa. La ripresa offre un Messina più convinto, ma con un avversario in più, il vento che stavolta soffia contro. Ci provano i giallorossi con una incursione di Guerriera che sforna dalla destra un cross tagliato in area, ma la difesa lucana si salva in extremis visto che c’erano Bernardo e Caturano in agguato. Insiste il Messina, stavolta con in’imbucata per Caturano che viene anticipato in uscita dal portiere. Il Melfi, però, non sta a guardare, ma a dargli una mano è una topica di Ignoffo che favorisce in area Tortori. Alla fine è Pepe a mettere una pezza, strappando il pallone all’avversario. Al 66′ è il momento di Corona che sostituisce un evanescente Caturano, ma è il Melfi a sfiorare il raddoppio con Cruz che approfitta di un altro svarione difensivo. La botta dell’attaccante brasiliano trova Lagomarsini pronto alla parata. Grassadonia corre ancora ai ripari, con l’innesto di Pagliaroli per Guerriera, ma il reparto difensivo del Messina ne combina un’altra, stavolta con D’Aiello che si fa rubare palla da Cruz. La botta dell’attaccante viene disinnescata da un ottimo Lagomarsini. E allora Grassadonia tenta l’ultima carta, inserendo un’altra punta, De Vena, al posto di Ignoffo, ma a parte un calcio di punizione di Ferreira che sfiora il palo, non succede più nulla. Anzi l’amaro pomeriggio di Melfi finisce con l’espulsione, l’ennesima, del tecnico Grassadonia. A rendere meno acida la sconfitta sono i risultati dagli altri campi, con i pareggi casalinghi di Chieti e Ischia e l’1-1 del Tuttocuoio a Poggibonsi. PIANETA MESSINA Share