Grassadonia a tutto campo. “Servono giocatori d’esperienza, squadra da rifondare” 0 by Pianeta Messina in Cat.3 — 29 Giu, 2014 A tutto campo, con il solito pieno di sincerità che al tecnico Grassadonia va sempre riconosciuto. E più che un’intervista, quella con il tecnico del Messina è una semplice chiacchierata. Quasi come incontrarlo al bar, per parlare con lui del Messina che verrà. E con Grassadonia partiamo subito dalla notizia più fresca, cioè il mancato accordo con Falzerano, che ha preferito accasarsi a Pistoia. Il centrocampista, si sa, era stato espressamente chiesto da Grassadonia che lo aveva già allenato. “E’ stata una trattativa che andava avanti da una ventina di giorni, lui aveva altre situazioni aperte, la nostra società ha fatto un’offerta, purtroppo la trattativa non è andata a buon fine. Peccato, perchè Falzerano è un giocatore che in un certo discorso tattico per noi sarebbe stato importante. Ma la cosa che mi dispiace è che un giocatore che io conoscevo e ciò mi avrebbe agevolato nel suo inserimento nei meccanismi della squadra. Purtroppo non sarà così”. – Ovviamente non le ha fatto piacere questa notizia, anche perchè Falzerano era uno dei pochi che lei aveva espressamente chiesto. “Sinceramente io non conosco i giocatori che vorrà prendere la società, nel senso che io con la società sono d’accordo su un certo tipo di qualità del calciatore che il direttore Ferrigno conosce bene. Poi i nomi dei giocatori li va a scegliere la società. Avevo fatto questa richiesta di Falzerano che purtroppo non è andata a buon fine, ma adesso andranno a prendere un calciatore che ha le stesse caratteristiche di Falzerano. La società, quando mi ha potuto accontentare mi ha accontentato. Vedi Pepe, Franco, Caturano. Ha provato fino alle fine di prendere Falzerano. Certo, lavorare con dei giocatori che già hai avuto a disposizione ti fa guadagnare tempo”. – Le possiamo strappare un numero di calciatori vicinissimi al Messina? “Dico la verità, in questo momento non c’è niente di certo. Si sentono tanti nomi, ma faccio qualche esempio. Di Orlando non ho mai parlato con la società, così come di Agresta. Ma Fabrizio sa il mio tipo di gioco e di che tipo di calciatori ho bisogno per proporre nella prossima stagione anche un discorso tattico diverso rispetto al 3-5-2. Chiaramente la spina dorsale della squadra deve essere formata da giocatori che abbiano esperienza e qualità. Cioè difensori, centrocampisti e attaccanti”. – D’Aiello, in questa spina dorsale, forse non ci sarà. “D’Aiello ha anche necessità di avvicinarsi a casa. La moglie è di Brescia, Rocco con me ha fatto benissimo, si è comportato da vero professionista e ha fatto bene in questo campionato, quindi sarà la società a decidere quali operazioni dover fare. Io, per quanto possibile, riesco a entrare in queste operazioni. Però, ripeto, il budget è sempre della società”. – Quando le consegneranno le chiavi della nuova auto, dovrà mettersi al volante. Che cilindrata si aspetta? “Quei quattro-cinque giocatori di esperienza vanno presi, quindi mi riferisco a un centrocampista centrale, che abbia caratteristiche da leader, che prenda la squadra in mano, che vada in concorrenza poi con Bucolo, perchè poi per fare una squadra competitiva bisogna avere due giocatori in ogni ruolo che se la vadano a giocare, creando così questo dualismo sano. Così come serve un difensore centrale che abbia esperienza e personalità. Stesso discorso per la punta centrale. Quindi la spina dorsale deve essere formata da giocatori che abbiano sostanza e qualità. Intorno a questi, vai ad inserire giovani che abbiano prospettiva, al primo anno dalle giovanili ai professionisti, affinchè crescano insieme al gruppo creando un bel mix”. – In attesa che che partorisca questo nuovo Messina, lei è fiducioso? “Non ci resta che aspettare, nella speranza che per l’undici luglio, giorno del raduno, la rosa del Messina sia almeno per l’80% costruita, altrimenti si rischia di perdere tempo. Io ho chiesto il rinnovo di Pepe e sono stato accontentato, per il resto sono scelte che farà la società. Maiorano e Bucolo? Non ho messo bocca, nel senso che è una squadra che va rifondata. Questo credo sia un fatto acclarato, resteranno quattro-cinque giocatori. Al momento mi risultano Pepe, Corona e Lagomarsini, per altri non ho ancora comunicazioni dalla società”. – Quando si cambia tanto, aumentano pure i rischi? “Dobbiamo cambiare tanto perchè affronteremo un campionato diverso, è una B2, bisognerà prendere giocatori di qualità. Per assemblare il nuovo organico dobbiamo prendere almeno 15 giocatori per essere pronti a iniziare il ritiro, perchè in questo momento c’è una squadra che va ricostruita. Sapevo, comunque, che fino al 30 giugno di operazioni ufficiali non ne sarebbe state fatte, quindi confido molto nell’operato della società, ambiziosa come il sottoscritto e questo è il motivo per il quale sono rimasto”. – Ientile le piace? “Conosco Ientile, è un giovane che va fatto crescere, però il campionato professionistico è un’altra cosa, c’è una salto da fare, è tutto un altro mondo, poi giochi a Messina che è una piazza difficile. Quindi servono soprattutto giocatori con il pelo sullo stomaco, perchè vai a giocare in campi difficili, quindi bisognerà allestire una squadra all’altezza e sono convinto che in questi quindici giorni che ci separavo dal raduno la società lavorerà bene. Ripeto, è fondamentale inserire nel nuovo Messina almeno quei quattro-cinque giocatori che ti fanno fare il salto di qualità. Poi devi essere bravo e fortunato ad aggiungere quei giovani di qualità che completino il mosaico”. PIANETA MESSINA Share