Riecco il vero Messina, Lecce al tappeto 2 by Pianeta Messina in Cat.5 — 4 Ott, 2014 Un’impresa, di quelle che ti emozionano. Messina tutto cuore, orgoglio e dignità sputa l’anima in campo e la corazzata Lecce va al tappeto. Un Messina da applausi – lontanissimo parente di quello visto nelle ultime due gare casalinghe e con un Corona monumentale – oggi ha confezionato la partita perfetta, mettendo sotto i salentini e spezzando la spirale negativa che aveva attanagliato i peloritani. E l’impresa vale doppio, visto che la partita si era subito messa male. Pronti via e il Lecce trova il gol con un sinistro velenoso di Moscardelli da una ventina di metri. Nulla può Iuliano perchè la palombella finisce la sua traiettoria all’incroio dei pali. Davvero una maledizione per il Messina che incassa un altro gol dalla distanza, ma stavolta il merito è solo di Moscardelli che da posizione decentrata e nonostante la pressione dei difensori peloritani, s’inventa una perla da incorniciare. La mazzata dopo appena 4 minuti stavolta, però, non stronca il Messina nello spirito, visto che la reazione arriva subito. Prima con un cross tagliente in area di Bucolo sul quale Bonanno non arriva d’un soffio, poi con un piattone rasoterra di Corona che non trova di un’inezia lo specchio della porta. E il Lecce? Sornione, si muove con improvvise fiammate come al 15′ con Della Rocca che fa venire i brividi con una girata al volo su cross di Mannini. Pallone, per fortuna, sul fondo. I pugliesi ci provano poco dopo la mezz’ora con Lepore che scalda i guantoni a Iuliano. Lecce che sfiora il raddoppio, dunque, ma si tratta di azioni sporadiche. Insomma, il Messina mostra sempre di essere in partita. E al 43′ i pugliesi restano in dieci, per l’espulsione di Lopez dopo un fallo di reazione su Nigro. Il Messina prende coraggio e allo scadere del primo tempo sfiora il pareggio con un’incursione di Benvenga che palla al piede entra in area ma il sinistro è sbilenco. Si va all’intervallo sotto di una rete, ma con un uomo in più e soprattutto con la consapevolezza di essere ancora in partita. E questa convinzione permette ai ragazzi di Grassadonia di confezionare l’impresa nel secondo tempo. Roba da stropicciarsi gli occhi, visto che quando la lancetta dei secondi sta per compiere il primo giro, arriva il pareggio del Messina con l’eroe di Reggio Calabria, Luca Orlando, che trasforma in oro un’imbucata di Damonte. Nulla da fare per Caglioni, esplode la gioia dei tifosi per un gol che fa svanire l’incubo di un’altra giornataccia. Ma non è tutto, perchè dopo 10 minuti arriva il gol del sorpasso. E stavolta ci pensa Re Giorgio a regalare la seconda gioia, a coronamento di una prestazione sontuosa. Corona prima colpisce la traversa con un piattone su cross di Benvenga, segue la traiettoria del pallone e riesce a completare la prodezza insaccando prima dell’intervento di Caglioni. Il Lecce accusa il colpo e non riesce a riorganizzarsi. Inutili le sostituzioni decise da Lerda, mentre quella che Grassadonia opera al 55′ (Vincenzo Pepe al posto di Bonanno) funziona eccome, visto che la terza rete del Messina porta la firma proprio di Pepe con una punizione letale. E al triplice fischio esplode la gioia dei tifosi per un’impresa che dà la svolta alla stagione del Messina. PIANETA MESSINA Share