CARICA MESSINA, OGGI SERVE L’ELMETTO

Ci siamo. Incrociamo le dita, anzi prepariamoci a soffrire e se è possibile anche a gioire, perchè oggi sarà battaglia al “San Filippo”. E ci vorrà un Messina con l’elmetto, cattivo quanto basta per non far fare la voce grossa a un Catanzaro ambizioso, sulla carta più attrezzato dei peloritani. Sulla carta, appunto. Perchè nel calcio, si sa, il gap può essere colmato se in campo metti concentrazione e sana cattiveria. Gli episodi, poi, faranno il resto. E’ già successo contro il Lecce, potrebbe riaccadere oggi. E questo è il bicchiere mezzo pieno. Quello mezzo vuoto, invece, ci fa pensare al Messina bruttino delle ultime due partite. Pauroso, involuto, a tratti irritante. Quasi da farti pensare che una squadra così abulica rischia la pelle a fine campionato. E per evitare il baratro bisogna darsi una mossa. E alla svelta. Già, facile a dire ma maledettamente complicato. Intanto perchè la cifra tecnica della squadra, lo sappiamo, non è da urlo. E se a ciò aggiungiamo che qualche qualche giocatore sta deludendo, ecco che la strada si fa ripida.

Dovremo soffrire, dunque. Grassadonia ce lo ripete da almeno due mesi, da quando anche lui ha smesso d’illudersi che questa squadra, così com’è stata allestita, possa far gioco e divertire strappando anche punti. E allora, per salvare la baracca, meglio pensare solo a muovere la classifica. E oggi, contro il Catanzaro, l’orgoglio e la fame di punti possono darci una mano.

PIANETA MESSINA