De Zerbi, tecnico del Foggia, non si nasconde. “A Messina per vincere”

Il Foggia sa di rischiare al “San Filippo” e il suo allenatore De Zerbi si aspetta una partita tosta. “Noi rispettiamo il Messina, è una squadra forte. Però andiamo lì cercando di fare la nostra partita, cercando di imporre il gioco e di giocare come contro il Catanzaro. Andiamo lì per vincere. Il Messina è una squadra che gioca con il 4-3-3, con due attaccanti molto vicini, Orlando e Corona, che sono ottimi elementi, ma come tanti altri Ad esempio anche Pepe è un buon giocatore. E’ una squadra attenta e quei scivoloni avuti in casa le avranno dato la forza di rialzarsi e cambiare marcia”.

De Zerbi, 35 anni, due anni fa ha appeso gli scarpini al chiodo. E’ alla sua seconda esperienza da allenatore, dopo aver guidato i dilettanti del Darfo Boario. E’ arrivato quest’anno a Foggia, dove da calciatore ha lasciato il segno in due stagioni, segnando 17 gol e ottenendo la promozione in C1 quando alla guida c’era Pasquale Marino che poi lo portò con sè a Catania.

De Zerbi, quasi a fine carriera, fu accostato al Messina. Voci anche legate al fatto che in riva allo Stretto vivono alcuni suoi parenti, come lo stesso De Zerbi ci conferma. “Sì, a Messina ci sono dei miei parenti, ogni tanto mi sento con loro. Non so se ora verranno a vedere la partita, ovviamente tiferanno per il Messina. Non ho ricordi particolari di Messina, perchè da calciatore l’ho incontrato poche volte e siamo stati quasi sempre in categorie diverse”.

De Zerbi parla quindi del suo Foggia, che finora ha perso una sola partita, contro l’attuale capolista Benevento. “Il Foggia perde poco perché è costituita da giocatori forti sottovalutati dalla stampa. Agostinone può tranquillamente giocare in serie B. Poi, il fatto  che Quinto non abbia mai giocato il Lega Pro unica è una bestemmia. Posso continuare, cito anche Agnelli. Ma anche giocatori che giocano di meno come Leonetti, chee potenzialmente è fortissimo”.

PIANETA MESSINA