Violato (Coni): “Lo Monaco non mollare, a Messina chi ha i soldi si nasconde” 1 by Pianeta Messina in Cat.5 — 3 Dic, 2014 Cosa ne pensa il delegato provinciale del Coni, Aldo Violato, dopo le recenti esternazioni del patron del Messina, Pietro Lo Monaco, che ha parlato di “rifiuto” della città a dare una mano per fare calcio a Messina? Violato, uomo di sport, tifoso del Messina, parte da un concetto molto chiaro sulla risposta un po’ tiepida della gente allo stadio. “Il calcio, si sa, si basa molto sui risultati. Mi viene da ridere quando si parla di sportivi, di amanti del calcio. L’80% della gente va allo stadio solo se le cose vanno bene, è stato sempre così. E quello che hai fatto finora non conta più. Il fatto che non ci sia molta gente al San Filippo dipende essenzialmente dai risultati. Lo Monaco non ha tutti i torti a lamentarsi, ma questa è la situazione. Se tu dai, se la squadra fa belle partite e vince allora la gente s’innamora e viene al campo, altrimenti è dura”. – Sì, però Lo Monaco dice che anche lo scorso campionato, quando si vinceva, la risposta era tiepida, tranne che in qualche occasione. “Concordo, ma eravamo in una categoria inferiore. Comunque, considerato che eravamo in Seconda Divisione, le presenze non erano tanto striminzite, soprattutto nel girone di ritorno quando la squadra è stata rinforzata e ha iniziato a fare risultati anche con il cambio dell’allenatore. Secondo me, la squadra dello scorso campionato era più forte di quella che abbiamo ora. Magari mi sbaglio, ma questa è la mia impressione”. – Cosa direbbe a Lo Monaco che ha fatto capire di voler mollare a fine stagione se la musica non cambia? “Dico intanto di non mollare. La famiglia Lo Monaco ha preso degli impegni con la città. E’ chiaro, però, che anche gli imprenditori messinesi devono dare una mano a questa società. Perchè credo che in città, nonostante la crisi, ci sia chi ha i soldi, ma si nasconde”. – Perchè, dunque, nessuno vuole investire piccoli capitali nel calcio? “Credo per paura, per non esporsi. Oggi non si può fare calcio a certi livelli con una sola persona che caccia i soldi. Non esistono più i mecenati. Oggi dobbiamo molto a Lo Monaco che ci ha tirati fuori dai dilettanti, ma è giunto ora il momento di dare una mano a questa società. Io dico che anche una cordata di piccoli imprenditori già basterebbe per pianificare un progetto ambizioso a Messina nel calcio. Forse all’inizio Lo Monaco ha sbagliato a non vlolere nessuno al proprio fianco, c’era il discorso Bonina che si poteva portare avanti e poi non so perchè è saltato. Ora mi auguro che qualcuno decida di dare una mano a questa società che finora ha fatto dei sacrifici. Gli imprenditori in città ci sono, qualche soldino c’è, quindi bisogna trovare il modo di unire le forze per salvare il calcio a Messina”. PIANETA MESSINA Share