Lo Monaco: “Io a Catania? E’ fantacalcio. Con il Messina se avrò dei soci punto alla B” 0 by Pianeta Messina in Senza categoria — 12 Gen, 2015 Le voci su un suo clamoroso ritorno a Catania, il progetto Messina e la battaglia in Lega Pro per mandare in soffitta l’era Macalli. Pietro Lo Monaco, ospite di Sportitalia, ha risposto senza indugi alle domande del conduttore Michele Criscitiello. Il presidente del Messina, a suo agio davanti alle telecamere degli studi di Milano, a proposito delle “chiacchiere” su un suo ritorno di fiamma alla falde dell’Etna ha tagliato corto: “E’ fantacalcio, queste voci non so da dove nascono e perchè nascono. Sono voci di amarcord, che si rifanno al passato e qualcuno li mette lì apposta. Non mi sembra neanche il caso di andare a turbare la suscettibilità di nessuno”. Capitolo Messina. Criscitiello fa una domanda secca. “Il suo Messina oggi punta alla salvezza, un giorno potrà puntare alla promozione in B?” “Se avessi dei soci, una proprietà forte economicamente, sicuramente potrei puntare alla promozione. E’ un ambiente in questo momento un po’ dormiente, nonostante venga da due campionati consecutivi vinti. Però la possibilità economica per poter attrezzare una squadra competitiva sicuramente potrebbe servire a risvegliare gli animi. Oggi, dopo due campionati vinti, la cosa più logica e giusta era quella di fermarsi in questa categoria. Senza dimenticare che appena due anni fa il Messina giocava contro il Montalto Uffugo e oggi gioca contro il Lecce, la Salernitana”. MACALLI, LOTITO E LA RIBELLIONE IN LEGA PRO – Infine la lotta per scalzare Macalli dalla poltrona di presidente della Lega Pro. E Criscitiello fa una domanda al vetriolo su Lotito. “Comanda il sistema anche in Lega Pro da voi?”. Pietro Lo Monaco ci mette un attimo a rispondere: “Lotito è un dirigente che negli ultimi anni ha fagocitato l’attenzione di tutti, è riuscito attraverso il suo attivismo ad essere un punto di riferimento per tutto il calcio italiano. Inevitabilmente questo suo attivismo lo porta ad agire a 360 gradi. Oggi la Lega Pro vive un momento abbastanza delicato. Oggi è assolutamente sbagliato pensare a una lotta tra Macalli che vuole tenere il posto e i dissidenti in qualche modo gestiti dall’ex direttore generale. Queste sono delle autentiche menate. In questo momento c’è un desiderio forte dei presidenti della Lega Pro di riappropriarsi di un proprio territorio e di essere presenti. Negli ultimi anni si è passati in Lega Pro da 96 a 60 squadre, perdono con regolarità impressionante tante squadre ogni anno. I proventi si sono notevolmente assottigliati, ma qualsiasi proprietà metterebbe in discussione il management. In questo momento c’è la voglia di cambiare governance e penso che la cosa più giusta da fare è cambiare governance”. PIANETA MESSINA Share