Rivogliamo il “vecchio” Grassadonia 0 by Pianeta Messina in Senza categoria — 16 Feb, 2015 E meno male che anche le altre hanno ciccato. Così il Messina resta aggrappato al carrozzone delle pericolanti. Magra consolazione, ma questo per ora passa il convento. Ma ciò che fa più male non è solo la sconfitta di Caserta, che ci può stare, piuttosto come questo ennesimo scivolone esterno è maturato. Alla faccia delle dichiarazioni spavalde di alcuni calciatori fatte in settimana (Grassadonia, si sa, alla vigilia non parla più da un pezzo), il Messina al “Pinto” si è presentato quasi come un coniglietto impaurito, con un assetto troppo guardingo, nella speranza di qualche ripartenza per far male. Ma quest’atteggiamento, alla fine, ha dato più coraggio alla Casertana, tanto che alla fine il tecnico Campilongo ci ha quasi ringraziati per aver potuto impostare una partita diversa da quella che immaginava. Ora in molti si chiedono una cosa. La mancanza di coraggio nell’impostare una partita tosta al “Pinto”, cioè giocarsela a viso aperto, è solo figlia dei limiti tecnici di questa squadra? Oppure Grassadonia non riesce più a infondere alla squadra quella “botta” di personalità che serve a limitare il gap con l’avversario sulla carta più forte? Ecco, vorremmo risentire Grassadonia che ci racconta ad ogni vigilia di voler vincere sempre. Un giorno, era il 20 dicembre del 2013 (nella foto un frame della conferenza stampa), alla vigilia della trasferta di Martina Franca, il tecnico peloritano disse senza mezzi termini. “Non mi accontento del pareggio, io anche se affrontassi il Milan me la giocherei per vincere”. Poi, ovviamente, si può anche perdere. C’è pure l’avversario in campo, ma l’importante è giocarsela. Da oggi, dunque, ci piacerebbe risentire una frase come quella di due anni fa. Altri tempi, si dirà, quando il tecnico intanto parlava alla vigilia di ogni match. PIANETA MESSINA Share