Un rigore fantasma e un liscio condannano il Messina a Lecce 0 by Pianeta Messina in Cat.4 — 23 Feb, 2015 Un rigore fantasma e una papera difensiva. Ma non bastano questi due episodi, seppur decisivi, a rendere meno amara la pillola di una sconfitta comunque dignitosa. Il Messina, almeno nel primo tempo, se l’è giocata, riuscendo anche a raddrizzare il risultato, ma alla distanza la squadra si è sgonfiata sotto i colpi di un Lecce incattivito dal momentaneo pareggio di Spiridonovic (nella foto in alto). Se poi ci aggiungiamo qualche errore di troppo, la sconfitta trova una spiegazione. Parte bene il Messina che al 9′ bussa con un destro dalla distanza di Mancini, Caglioni si allunga e blocca. Ma dieci minuti dopo, l’arbitro assegna un calcio di rigore dubbio per un presunto contatto in area tra Rullo e Moscardelli. Il bomber leccese cade e arriva il fischio tra le proteste dei peloritani. Dal dischetto si presenta lo stesso Moscardelli, che con un rasoterra spiazza Iuliano. Il Messina regisce subito, agguantando il pareggio dopo appena un minuto. Grande assist di Damonte per Spiridonovic che aggancia e con una finta di corpo “ubriaca” un difensore salentino. Fulmineo l’esterno destro dell’austriaco che trafigge Caglioni sotto la traversa. Il pareggio immediato del Messina conferma il buon impatto avuto dai giallorossi nella partita. Il Lecce, infatti, accusa il gol e stenta a ritrovarsi. Bisogna aspettare, infatti, il finale di primo tempo per rivedere i pugliesi dalle parti di Iuliano che salva due volte su Moscardelli. Nella ripresa il Lecce pigia sull’acceleratore alla ricerca del nuovo vantaggio, che purtroppo arriva al 57′ grazie a un “liscio” di Stefani che in pratica consente a Salvi d’involarsi in area palla al piede. Destro secco e stavolta per Iuliano non c’è nulla da fare. E sul vantaggio dei pugliesi il Messina si sgonfia. L’autore del momentaneo pari, Spiridonovic, viene sostituito da De Paula che incide poco. Anzi, al minuto 84, il brasiliano si divora il pareggio con un’incornata su cross di Orlando. E l’unico brivido ce lo regala il portiere del Lecce Caglioni, con un’uscita farfallona, ma nessuno dei peloritani approfitta. Ma prima di queste due uniche emozioni in area salentina, il Lecce aveva sfiorato il terzo gol prima con Embalo e due volte con Lepore. PIANETA MESSINA Share