Emorragia Messina, adesso pensiamo solo ai play out 6 by Pianeta Messina in Cat.5 — 15 Mar, 2015 L’emorragia di sconfitte non si ferma. Allo “Zaccheria” arriva la sesta di fila e per il Messina i play out sono ormai apparecchiati. Ora, però, bisognerà fare di tutto per acchiappare la migliore posizione possibile, la quint’utima, che i giallorossi per il momento hanno perso. Piove sul bagnato, dunque, ma mollare adesso non avrebbe senso. I conti si faranno alla fine e per ora il Messina deve solo pensare a come arrivare agli spareggi salvezza. E qui parliamo non solo di punti, che bisognerà iniziare a fare alla svelta, ma soprattutto di testa, cioè dello spirito che serve per agguantare la salvezza con la coda dei play out. E partiamo dal bicchiere mezzo pieno, cioè dal primo tempo del Messina a Foggia. La cosa migliore fatta vedere dai giallorossi è stato il pressing asfissiante sul portatore di palla avversario. Così il Foggia è stato imbrigliato nella manovra, ma purtroppo è bastato uno schema su corner e i satanelli sbloccano al 35′ con il piccoletto Sarno con un guizzo di sinistro che fa secco l’incolpevole Berardi. Ma prima del gol, francamente, il Foggia aveva fatto poco o nulla, complice l’atteggiamento compatto del Messina che ha tolto fiato agli avversari con una puntuale chiusura di tutti gli spazi. Taccuino alla mano, i pugliesi avevano bussato dalle parti di Berardi solo al 12′ con un tiro fuori di poco scagliato da Maza e con un corner di Agnelli che quasi scortica l’incrocio dei pali. Poi nulla più, con qualche mugugno sugli spalti visto che il Foggia non riesce a cavare un ragno dal buco, con un Messina che invece mostra di essere compatto anche se leggerino in attacco, con l’unico tentativo che porta la firma di Bonanno, ma il suo tiro cross è facile preda del portiere rossonero. Ma al 27′ c’è il primo episodio che lascia il segno. L’infortunio a Spiridonovic, con l’ingresso di Donnarumma che con il passare dei minuti confermerà i propri limiti tecnici e caratteriali. Un cambio forzato che non poterà bene al Messina, visto che il Foggia sblocca il risultato 8 minuti dopo, sugli sviluppi di un corner battuto da Minotti. E’ uno schema, quello attuato dai foggiani, con Sarno che fa il movimento giusto e come un’anguilla s’inserisce battendo con sinistro malefico il portiere giallorosso. E lo stesso Sarno, ringalluzzito dal vantaggio, sfiora il raddoppio al 36′, cioè 60 secondi dopo il gol, ma la sua botta dalla distanza trova pronto Berardi alla respinta. Scampato il pericolo, il Messina finalmente si affaccia nella trequarti avversaria, riesce ad alzare il baricentro e al 40′ s’incunea in area con un buon fraseggio. Pallone d’oro per Orlando, ma il difensore D’Angelo alza il braccio sinistro colpendo in pieno la sfera. Rigore sacrosanto che però l’arbitro non concede, ma il tocco di mano si è visto a occhio nudo. L’unico a non accorgersene è stato invece il sig. Melidoni di Frattamaggiore. E anche il guardalinea è rimasto impassibile, ma le immagini inchiodano sia l’arbitro che il suo assistente. Rabbiose ma inutili le proteste dei peloritani che avrebbero potuto raddrizzare il risultato nel finale di primo tempo. E dal possibile pareggio al raddoppio del Foggia, il passo è breve. Ad inizio ripresa, infatti, arriva il 2-0 dei pugliesi, stavolta con la sfortunata deviazione di Nigro sul tiro di Sarno, servito in area da Agnelli. Il gol a freddo diventa una mazzata psicologica per i giallorossi che non riescono più rialzarsi. Inutili gli innesti di De Paula (al posto di Corona) e nel finale di Mancini che la rilevato Bonanno. Il Foggia fa buona guardia, il Messina non riesce a pungere e alla fine incassa la sesta sconfitta di fila. I play out, diciamocelo, da oggi si sono materializzati. Ora bisognerà vedere solo in che posizione il Messina si piazzerà, visto che la situazione sta prendendo una brutta piega. PIANETA MESSINA Share