LE ALTRE FANNO PUNTI, IL MESSINA DEVE RISORGERE A FOGGIA 0 by Pianeta Messina in Cat.1 — 14 Mar, 2015 Vittima sacrificale o Araba fenice? Il Messina targato Di Costanzo riparte dallo “Zaccheria” di Foggia, con tutte le sue paure che però dovrà trasformare in rabbia per risorgere. E anche se sarà un Messina con le stampelle, per le numerose assenze tra squalificati e infortunati, chi scenderà in campo sa di dover dare il 150% perchè ormai da cinque giornate la squadra non raccoglie il becco di un punto. E francamente ci interessa poco, a questo punto, chi è l’avversario, qual è il pronostico della vigilia, cosa dicono i numeri impietosi, specchio fedele di una stagione iniziata male e che rischia di finire peggio. Ora nessuno ha più alibi. E se il problema, secondo la società, è il carattere molle di molti calciatori e la colpa era anche del tecnico Grassadonia che non ha saputo trasmettere la giusta mentalità, da oggi brinderemo per primi appena vedremo un Messina diverso, sul pezzo per tutta la gara, tutto anima e core e soprattutto meno sbadato in difesa. Insomma un altro Messina, senza black out improvvisi e che soprattutto porti a casa il risultato. Ogni partita, adesso, avrà lo stesso chiodo fisso: fare punti. Mancano nove match, le altre fanno punti, anche le attuali rivali della zona play out muovono la classifica. Nei due anticipi del sabato, l’Ischia ha strappato un punticino nel match casalingo con la quotata Casertana, il Savoia addirittura ha travolto il Catanzaro, scavalcandoci per ora al quint’ultimo posto. E l’Aversa Normanna, battendo in casa la Reggina, potrebbe accaparrarsi la migliore posizione della griglia play out. Basta questo per capire in che razza di guaio si è cacciato il Messina. Fa bene Di Costanzo, comunque, a dire che ora bisogna pensare solo a fare punti, in ogni modo, per ritrovare autostima e far sparire l’ansia da risultato. L’impresa alla quale è chiamato il nuovo tecnico è ardua, perchè l’organico finora non è sembrato competitivo. I numeri dicono questo. Ma se dobbiamo aggrapparci a tutto, allora diciamo che il nuovo tecnico dovrà essere bravo a trovare in questa squadra le risorse finora inespresse. Quindi è un dovere provarci, anzi un obbligo, finchè l’aritmetica ci dirà in che modo potremo salvarci. PIANETA MESSINA Share