TEMPO SCADUTO. ORA GIU’ LA MASCHERA

Oggi, 30 giugno, è l’ultimo giorno ufficiale del Messina targato Lo Monaco. Il patron ce lo ha ripetuto fino alla nausea. Lui con il Messina ha chiuso. E la prima volta che ha pronunciato la fatidica data è stato il 3 novembre scorso, nell’intervista (mai smentita) rilasciata al nostro sito. Da quel giorno nessun passo indietro, nessun ripensamento “ufficiale”. E nel frattempo si stava consumando il dramma di una retrocessione choc, al cianuro, figlia di ripetuti errori societari, con una squadra nata male e finita peggio. Ora siamo al redde rationem. Quindi cosa accadrà da domani? Iscrizione in Serie D a parte (promessa da Lo Monaco), che ne sarà del Messina in campo? Cioè chi allestirà il nuovo organico che dovrebbe partecipare al prossimo campionato di Lnd? Tre domande e finora nessuna risposta. Purtroppo. E qui la faccenda si fa complicata, per non dire delicata o addirittura pericolosa.

Prima di tutto perchè ancora, a parte gli annunci di Pietro Lo Monaco, non si è capito come dovrebbe funzionare il contatto con l’attuale proprietà per acquisire le quote societarie. Di solito viene nominato un advisor o indicato un notaio dal quale recarsi per pianificare una eventuale trattativa. Staremo a vedere. In ogni caso, finchè Lo Monaco non ci dirà ufficialmente di averci ripensato, da domani il Messina è sul… mercato, a disposizione del miglior successore. Dicevamo che al momento nessuno ha bussato per chiedere informazioni su un eventuale passaggio di consegne dell’Acr Messina. Questo, però, non significa che in città qualcuno interessato non esista. Anzi ci auguriamo che non sia ancora uscito allo scoperto perchè prima vuole vedere i “conti” societari attuali che saranno consultabili solo dopo l’approvazione dell’ultimo bilancio che dovrebbe avvenire a breve.

Intanto i tifosi fremono, in un’attesa ansiosa mista a strisciante rassegnazione. E mentre una fetta dei supporter si è disamorata dell’attuale proprietà (ieri l’ennesimo striscione di uno dei club storici, i Nocs, esposto in città), tanti altri preferiscono aspettare alla finestra. E qui ci riferiamo agli altri club della Sud, che finora non hanno emesso un alito sul loro indice di gradimento dell’attuale proprietà. Eppure di cose ce ne sarebbero da dire. A meno che sappiano che tutta questa storia dell’addio di Lo Monaco sia una messinscena. Perchè se così non fosse, invidiamo questa flemma di fronte a una casa che brucia.

PIANETA MESSINA