Il patron alla finestra. Ecco i retroscena 0 by Pianeta Messina in Cat.3 — 5 Lug, 2015 Il tempo scorre, inesorabile. E c’è un senso d’impotenza, misto a rabbia, che s’insinua nelle vene dei tifosi che hanno subìto l’umiliazione di una retrocessione davanti agli occhi dei cuginastri. Un marchio a fuoco che neanche il tempo cancellerà. Ma a far male, malissimo, è anche la grande incertezza nella quale è piombato tutto l’ambiente dopo le ultime esternazioni del patron Lo Monaco, l’inchiesta di Catania sul caso Messina-Ischia e la frattura con i club della Sud che hanno chiesto al presidente dell’Acr di mollare gli ormeggi da Messina. E basta mettere insieme questi tre tasselli per immaginare un futuro dell’attuale proprietà non più a tinte giallorosse. Fin qui nulla di nuovo, dirà chi legge, piuttosto c’è da chiedersi che ne sarà del Messina, visto che all’orizzonte non s’intravedono nuovi investitori che diano il via al dopo Lo Monaco. E qui arriva la prima notizia. Il Messina, in ogni caso, non scomparirà. Intanto perchè, entro il 10 luglio, l’attuale società comunicherà l’avvenuta iscrizione nel prossimo campionato (sic) di Serie D. E se dopo questo primo step nessuno si farà vivo direttamente da Lo Monaco o dal commercialista dell’Acr Messina, Isidoro Torrisi (nella foto) per chiedere informazioni sui conti della società che ha approvato l’ultimo bilancio, Pietro Lo Monaco continuerà a monitorare cosa può accadere in Lega Pro. Com’è noto, dopo le dimissioni del presidente Macalli, si va verso il commissariamento e il probabile slittamento dell’inizio del campionato. Procura federale e vertici della Figc vorranno prima fare chiarezza e piazza pulita dopo gli ultimi scandali del calcio scommesse nelle inchieste di Catanzaro e Catania che hanno investito anche il campionato cadetto. Quindi, per il momento, tutto è in stand-by e in questo scenario così nebuloso, Pietro Lo Monaco sta alla finestra, pronto a tuffarsi se ci saranno le condizioni (prima di tutto dovrà uscire pulito dall’inchiesta su Messina-Ischia) e sfruttare una eventuale riammissione in Lega Pro. Più difficile, invece, l’ipotesi ripescaggio, considerato l’obolo proibitivo (500mila euro a fondo perduto) da versare per “acquistare” un posto in terza serie. E nel Consiglio federale di martedì prossimo si parlerà anche di Lega Pro che sta vivendo un momento molto delicato. Ricordiamo, per i più distratti, che ci sono 12 società (tra cui Benevento, Ischia, Lupa Roma, Martina Franca, Paganese, Reggina e Vigor Lamezia del girone C, mentre il Barletta si è autoescluso) ancora non in regola con l’iscrizione al campionato, non avendo presentato la prevista fidejussione bancaria. Società che possono presentare ricorso alla Covisoc, depositando la fidejussione entro il 14 luglio alle ore 19. E tre giorni dopo, cioè il 17 luglio, è in programma il Consiglio Federale che stabilirà gli organici dei campionati, tra i quali quello di Lega Pro. Non è escluso, quindi, che ci sia una scrematura, visto che qualche società potrebbe restare al palo proprio per la faccenda della fidejussione. In ogni caso, i tre gironi della Lega Pro dovranno essere composti. E qui bisognerà vedere se con 20 squadre per ogni raggruppamento o con una eventuale riduzione dettata da eventuali “perdite” di società non iscritte o falcidiate dalle inchieste sul calcio scommesse. Intanto Lo Monaco – se nessuno busserà dalle sue parti per vedere i conti e prendersi il Messina – continuerà a stare alla finestra. E male che vada sarà Serie D. Ma, si sussurra, non per fare le belle statuine. Ma i tifosi, anche quelli incalliti della Sud, non si fidano più di Lo Monaco e dei suoi “compari”. Vuoi vedere che è più difficile riacquistare il cuore dei tifosi che costruire il nuovo Messina? PIANETA MESSINA Share