Solito “stile” Lo Monaco. Insulti e pugni sul petto
8Il solito stile. Poco prima dell’ingresso nello studio del notaio, infastidito dalle riprese della nostra videocamera e dopo essersi rintanato in un bar alla vista del nostro fotoreporter, Pietro Lo Monaco si è scagliato contro chi vi scrive, urlando frasi irripetibili e offensive. Quasi un remake del violento scontro verbale di oltre un anno fa, giorno della presentazione ufficiale di Grassadonia.
Ma stavolta Lo Monaco, il solito Lo Monaco, si è spinto oltre, battendomi ripetutamente il pugno sul petto con atteggiamento minaccioso. La mia unica colpa? Essere lì, a raccontare i fatti, come fa un normale giornalista. Ma a Lo Monaco questo dà fastidio. E quando gli abbiamo ricordato che eravamo lì solo per fare il nostro lavoro, lui ha replicato con frasi denigratorie e a tratti disgustose.
Una scena sgradevole (pugni sul petto compresi) davanti agli imprenditori messinesi, agli avvocati e ad Arturo Di Napoli costretto ad intervenire per calmare i bollenti spiriti di Lo Monaco.
Salvatore Pernice
senza parole, uomo presuntuoso pronto a denigrare tutto e tutti, perché quello che fa Lui è puro vangelo, mai mi ricordo in tanti anni circa 55 , che seguo il calcio cittadino che un Presidente o Dirigente del Messina, si poneva verso tutti in questi modi, mentre nei confronti della Stampa mi ricordo un certo diciamo allenatore Giordano Bruno, anche Lui venuto a Messina a insegnarci calcio.
ma querelalo a questo personaggio cafone e maleducato
come si permette ad alzare le mani
solo a messina fanno i padroni questi personaggi
speriamo di non vederlo piu’
solidarieta ai giornalisti
Solidarietà a chi fa il proprio mestiere con passione e bravura.
Solidarietà al giornalista Pernice che con passione e professionalità racconta senza leccare il C…a nessuno quello che realmente è il calcio a Messina.
Lo monaco finiscila e vattene a catania fra i tuoi simili….MERDE
caro amico Pernice, mi dispiace per quello che è successo ,vorrei essere stato io al tuo posto in quel momento. come minimo gli avrei rotto un braccio. non ditemi che questa è violenza percchè con individui così arroganti e presuntuosi ci vuole una lezione
Questo tizio arrogante e presuntuoso quando era un giocatore dell’ ACR il sig. Bolchi non lo faceva giocare perché non sapeva nemmeno camminare in campo e nell’intervallo di ogni partita gli andava dietro piangendo e supplicandolo di concedergli almeno 5 minuti. Quindi non ha trovato la sua consacrazione nemmeno nelle categorie inferiori. Da allenatore ha sempre fallito tutti gli impegni tanto da smettere dopo qualche tempo. Non sapendo più cosa inventarsi in un contesto che non lo ha mai considerato , con l’ ausilio dell’almanacco e successivamente con internet ha avuto fortuna come DS. I giocatori ? Li scopriva così. Tutto qua e poi? A Catania non lo vuole più nessuno e dopo i vari fallimenti di Milazzo e Messina che se ne torni lì tra i suoi simili. IL MESSINA E’ dei MESSINESI e non degli avventurieri come lui che ha abbandonato noi tutti e la squadra nel momento cruciale con quei CANI dei REGGITANI che malgrado tutto ci hanno insegnato come nei momenti difficili bisogna essere tutti uniti fino alla fine. Altro che atto d’amore.
Sosteniamo il nuovo corso dimostriamogli che era lui a non essere gradito. Forza Messina l’ ACR NON MUORE MAI.
Ps si era fregato pure lo stemma biancoscudato aggregandolo alla sua azienda “Lo Monaco Real Estate”
Se non lo quereli sei stupido. Hai pure i testimoni…. Vedrai quanto gli costa quella cazzata entro 60 gg.