Messina commovente, in dieci per 56 minuti stende il Matera 2 by Pianeta Messina in Cat.4 — 11 Ott, 2015 L’aggettivo più giusto? Commovente. Un Messina con un cuore grande, grandissimo, vince una partita disputata per 56 minuti con un uomo in meno. Subisce il pareggio del Matera nella ripresa, soffre, rischia, ringhia come un pugile, prende qualche cazzotto ma non si piega mai. E poi, poco prima del gong finale, sferra un gancio che mette al tappeto i lucani. Di Napoli getta nella mischia in avvio, per la prima volta, il portoghese Tavares, facendo rifiatare Cocuzza che si accomoda in panchina. Esordio dell’ultimo arrivato Zanini che già al 3′ si fa notare con un bel sinistro a incrociare che sfiora il palo alla sinistra di Bifulco. La replica del Matera tre minuti dopo con Regolanti imbeccato in area. Il centravanti lucano “chiude” la giocata in scivolata ma Berardi c’è. Per dieci minti non succede nulla, il forte vento va in faccia ai peloritani, ma l’handicap non impedisce al 18′ al prorompente De Vito d’involarsi sulla sinistra trovando un cross dalla linea di fondo per la testolina d’oro di Tavares. Il portiere Bifulco non ci arriva e il portoghese insacca. Esplode la gioia dei tremila accorsi al “S. Filippo”, per Tavares terzo gol stagionale. Tutti di testa, la sua specialità. La reazione del Matera arriva al 28′, con i fuochi d’artificio in area peloritana dopo un cross di Tomi che Berardi respinge, si avventa Iannini che spara a botta sicura ma sulla linea Baccolo respinge con il braccio. Poi Berardi abbranca la sfera sulla linea. I lucani reclamano il rigore, l’arbitro però fa proseguire. E sul contropiede micidiale del Messina il pallone arriva a Gustavo che appena entra in area finisce giù. Il brasiliano invoca il fallo di Tomi, ma il sig. Valiante ne combina un’altra, ammonendolo per simulazione. Un “giallo” pesante, visto che al 41′ arriva il secondo cartellino per un fallo ingenuo di Gustavo su De Rose. Scatta così l’espulsione e Messina in dieci. Peloritani che qualche minuto prima avevano sfiorato il raddoppio, ma sul destro di Barraco il portiere Bifulco aveva messo la manona spedendo in corner. Nella ripresa, dopo 8 minuti, Di Napoli cerca di tamponare gli attacchi veementi del Matera che gioca con un uomo in più. Dentro un difensore, Barilaro, al posto dell’esterno d’attacco Barraco. Il Messina punta solo sulle ripartenze e in una di queste c’è un fallo netto di Carretta su Zanini che stava involandosi sulla trequarti lucana. L’arbitro, in giornata infelice, concede la punizione, ma lascia il cartellino nel taschino tra le proteste dei peloritani e dei tifosi. I giallorossi ci mettono tanto cuore, ma il Matera sembra morso da una tarantola e vuole a tutti i costi il gol del pari che purtroppo arriva al 59′, con Iannini che inzucca sugli sviluppi di un corner. Due minuti dopo sveste la tuta Cocuzza che subentra al portoghese Tavares. Ma è il Matera a fare la partita, sfruttando la superiorità numerica, anche se il Messina è sempre lì, pronto a ripartire, con un inesauribile Giorgione mille polmoni, il migliore dei giallorossi. La fitta pioggia appesantisce il fondo campo che diventa una zavorra per le gambe dei 21 in campo. Padalino vuole vincere la partita, getta nella mischia un altro attaccante, D’Agostino, ma è Letizia che al 79′ si divora un gol già fatto, spedendo sul fondo di testa, a porta spalancata, su traversone calibrato di Tomi. E sui titoli di coda, quando anche il pareggio non era da buttare, arriva la ciliegina che trasforma la coraggiosa partita dei giallorossi in un’autentica impresa. Minuto 89, Cocuzza lancia in area Zanini che viene steso da Meola. Calcio di rigore e cartellino rosso per il numero 7 lucano. Dal dischetto Cocuzza, con freddezza, insacca per il trionfo giallorosso. PIANETA MESSINA Share