Messinalandia, colpaccio e secondo posto 0 by Pianeta Messina in Cat.3 — 17 Ott, 2015 Da stropicciarsi gli occhi. Il Messina vola, grazie all’impresa nella tana della capolista che i peloritani mettono al tappeto con una partita intelligente, ordinata e di cuore. Il solito grande cuore giallorosso che proietta il Messina lassù, secondo in classifica, in compagnia dell’Akragas. A decidere il match un calcio di rigore realizzato dal piedino vellutato di Barraco al 35′. Penalty concesso per un fallo netto di Stendardo su Tavares. Per l’ex peloritano arriva anche il cartellino rosso. Dagli undici metri Barraco spiazza Poluzzi per la gioia dei tifosi peloritani al seguito. E da questo momento, il Messina capitalizza il prezioso vantaggio con una ripresa accorta, senza mai cadere nei tranelli della Fidelis Andria che ha cercato di metterla sul piano della cattiveria agonistica. E in questa vittoria pesante, la prima in trasferta di un Messina finora imbattuto, c’è anche lo zampino di un super Berardi, che al minuto 80 salva il risultato con una paratona su calcio di punizione dello specialista Strambelli. Il portiere giallorosso vola alla sua sinistra togliendo la sfera dal sette con lo scatto di un felino. L’altra bella notizia, nel giorno del trionfo giallorosso, l’esordio di Parisi, subentrato al 76′ a Barraco. Per Alessandro è stato il ritorno ufficiale, con la maglia del Messina, dopo 7 anni e quattro mesi. Allo stadio “Degli Ulivi” va in scena il solito Messina. Sbarazzino, bravo ad anestetizzare gli avversari, ma pronto a pungere. E il primo squillo è proprio del Messina, dopo 5 minuti, con una sassata velenosa di Burzigotti su punizione che costringe il portiere Poluzzi a salvare in corner. La replica dei pugliesi arriva al 14′, ma la botta dal limite di Onescu viene deviata in corner dalla difesa giallorossa. Ma è solo un fuoco di paglia, perchè il Messina trova le giuste distanze tra i reparti, tenendo a bada una Fidelis volenterosa ma nulla più. Anzi, sono i giallorossi che si riaffacciano in area pugliese e al 21′ il portiere Poluzzi si salva su un destro ravvicinato in corsa di Barraco. Al 33′ l’episodio che spacca la partita. Tavares addomestica un buon pallone in area, ma Stendardo lo mette giù. L’arbitro è a due passi, imbocca il fischietto e concede il calcio di rigore che Barraco capitalizza con freddezza. La reazione della Fidelis Andria – rimasta in dieci per l’espulsione di Stendardo – è piuttosto confusa. Così l’unico rischio arriva al 42′ con una rovesciata in area di Grandolfo parata senza affanni da Berardi. Nella ripresa i pugliesi pigiano sull’acceleratore e anche se con un uomo in più, il Messina corre qualche rischio in più rispetto al primo tempo. Al 47′ è Burzigotti, pilastro difensivo, a salvare di testa dopo un’uscita difettosa di Berardi. Poi il portiere messinese si rifà con una bella respinta sul piazzato di Cortellini. Il Messina cerca di sfruttare le ripartenze. E in una di queste Barraco imbecca Tavares che spizza di testa, ma il portiere pugliese abbranca la sfera. I minuti scorrono, la Fidelis Andria si aggroviglia su sè stessa, inizia la girandola di sostituzioni e bisogna aspettare l’80’ per annotare l’occasione più grossa dei pugliesi. Strambelli, su calcio piazzato, cerca e trova l’angolino ma anche le manone di Berardi che salva il risultato con una prodezza da applausi. Il Messina stringe i denti e a un minuto dal 90′ corre l’ultimo brivido, ma anche stavolta è bravo Berardi e ipnotizzare Cappellini. Nei quattro minuti di recupero non succede più nulla, ma al triplice fischio esplode la gioia dei tifosi peloritani sbarcati ad Andria. PIANETA MESSINA Share