SOLAROLI: “NON FAREMO LE BARRICATE. RIVEDRO’ ARTURO CHE PORTAI A MESSINA IN D” 0 by Pianeta Messina in Cat.1 — 23 Ott, 2015 Riccardo Solaroli oggi è il responsabile dell’area tecnica della Lupa Castelli Romani. Ma nel 2009, quindi non un secolo fa, ha lavorato per il Messina insieme a Sasà Avallone. Erano i tempi della gestione Di Mascio-Di Lullo che però i tifosi non ricordano con tanto piacere. L’esperienza di Solaroli, quell’anno consulente di mercato del Messina, si chiuse dopo una sconfitta contro il Milazzo. E a pagare per tutti fu lui, il vice presidente Pecorelli e il tecnico Infantino. “Ho un ricordo meraviglioso di Messina, delle persone che ho conosciuto, di quel gruppo di lavoro, dello staff tecnico. Per quanto riguarda invece quella società, se la dimentico sono più felice diciamo. Il Messina, invece, mi è rimasto nel cuore. Dopo il risultato della Roma, voglio subito sapere cosa ha fatto il Messina”. – In quel Messina in D, che veniva dalle ceneri del terremoto dei Franza, giocò un certo Di Napoli… “Lo portai io Arturo (nella foto con Solaroli ndr). Poi ho lasciato il Messina con Di Napoli calciatore, adesso lo affronto con Arturo allenatore. Sarà un piacere rivederlo e salutarlo. Speravo d’incontare a Messina anche Eugenio Labonia che purtroppo non sta bene e mi dispiace tanto. Eugenio è di Rieti, io in questi ultimi due anni ho lavorato con il Rieti, quindi ci vedevamo spesso. Mando un abbraccio di cuore a Eugenio che sta combattendo la più grossa battaglia della sua vita” – Ha lasciato il Rieti, passando quest’estate alla Lupa Castelli Romani. Però non si è mosso da Rieti, visto che giocate lì. Com’è stato quest’avvio per voi? “Essendo neo promossi, si paga lo scotto della categoria perchè è una squadra costruita su un gruppo di giovani, di ragazzi che la Lega Pro non l’avevano fatta o conosciuta poco. Questo è lo scotto che si paga all’inizio, poi diciamo che in qualche partita non siamo stati fortunati. Ci manca qualche punto, ad esempio la sconfitta con il Monopoli la ricordo con molto dispiacere, poi anche la sconfitta contro l’Ischia, alla prima giornata, non è stato un risultato giusto”. – Molti si aspettano che al “San Filippo” baderete solo a difendervi… “Non credo proprio, perchè se avessimo fatto le barricate finora, qualche punto in più lo avremmo raccolto. La nostra squadra non sa fare il catenaccio, non ce l’ha nel Dna. Lo staff lavora molto sull’impostazione della gara, sul giocarsela a viso aperto. Lo abbiamo fatto anche con il Benevento o con il Foggia. Però diciamo che in questa categoria servirebbe anche fare il catenaccio, ma noi non lo sappiamo fare. Se poi sarà il Messina a chiuderci dietro è un’altra storia, ma noi non partiamo mai con l’idea di alzare le barricate, le partite ce le giochiamo senza troppi tatticismi. Veniamo da una settimana non bella e abbiamo una grande voglia di rivalsa. Quando si gioca in certi stadi, come quello di Messina, gli stimoli crescono”. – L’ha sorpresa quest’avvio sprint del Messina? “Sinceramente no. Conosco Arturo, conosco alcuni giocatori. E’ stata molto brava la società a mettere a disposizione del tecnico dei giocatori che hanno caratteristiche adatte. Le squadre di Arturo sono squadre che lottano, che combattono e che rispecchiano il carattere dell’allenatore. Quindi quest’avvio del Messina non mi sorprende più di tanto. Certo, dal punto di vista tecnico è una squadra inferiore ad esempio al Benevento o a qualche altra, però poi nel calcio per fortuna servono altre cose. Ad esempio, a Messina c’è una piazza calda, i tifosi danno sempre una grossa mano e questo è un fattore importante nel prosieguo di una stagione”. PIANETA MESSINA Share