DIFESA NON TI RICONOSCO. ANATOMIA DI UN CROLLO 0 by Pianeta Messina in Cat.1 — 10 Feb, 2016 E’ inutile girarci intorno. Se c’era una cosa che ci faceva stare tranquilli era quella retroguardia cazzuta capace di mettere la museruola a tutti. Ora, invece, è diventata quasi di burro. I numeri, impietosi, parlano da soli. Solo nove reti beccate nelle prime 15 giornate, in un periodo d’oro quando siamo stati anche la miglior difesa fino alla tredicesima partita (solo 6 reti al passivo), poi un lento e inesorabile ritorno alla “normalità” iniziato con la sconfitta di Lecce (2-0), con picchi al ribasso a Caserta (4 reti) e in casa col Benevento (5 pappine). Facendo due conticini, nelle ultime 6 giornate il Messina ha viaggiato con una media poco invidiabile al passivo di 2,3 gol a partita, beccando 14 reti, quasi il doppio di quante ne aveva incassati nelle prime 15 gare. Un autentico crollo, per certo versi inspiegabile. Unico alibi l’infortunio a Palumbo, uno dei perni di questa difesa che solo a sprazzi è stata rinforzata dall’innesto di Parisi ora nuovamente indisponibile e verso l’addio al calcio. E per una squadra che segna pochino (19 reti finora, solo 5 squadre hanno fatto peggio) il Messina aveva costruito la sua dote di punti nelle prime 13 giornate proprio sulla robustezza del reparto difensivo (e di un centrocampo che faceva più filtro) pur segnando appena 10 reti. Ma nelle successive partite, realizzando quasi gli stessi gol (nove), il bottino di punti è stato scarno, proprio perchè la difesa ha iniziato a fare acqua. Anche Martinelli, la “sentinella” più importante di questa difesa, sembra aver perso un po’ di smalto. E sul momento delicato del pacchetto arretrato, l’ex Empoli non si nasconde: “I numeri parlano chiaro, abbiamo smarrito qualcosa nella fase difensiva. Ora dovremo migliorare in certi meccanismi per non ripetere certi errori”. PIANETA MESSINA Share