Argurio, al cuore si… comanda. “C’è l’aspetto professionale… ”

E’ il suo secondo distacco doloroso dalla squadra della sua città. Luglio 2008. Christian Argurio, responsabile dell’ufficio stampa, è costretto a lasciare il Messina quando i Franza decisero di mollare tutto, facendoci sprofondare nell’inferno dei dilettanti. Ora, otto anni dopo, da direttore sportivo del Messina lascia il suo primo amore per “colpa” di una società che però, rispetto ai Franza, non ha abbandonato la nave. Due epiloghi amari, ma due storie diverse.

Nel primo caso un distacco che Argurio ha subìto, ora un divorzio in piena coscienza, perchè in questa società, nonostante si chiami Messina, non si riconosceva più. O meglio, da questa società giovane ma piena di passione, avrebbe voluto un salto di qualità. E prendendo spunto dalla sua “lettera” di addio al Messina, Argurio dice:  “Oltre l’aspetto passionale e sentimentale, c’è quello professionale e non coincidendo le progettualità, preferisco interrompere qui il mio cammino”.

Progettualità, dunque. E qui Argurio dice una cosa chiara: le progettualità non coincidono. Il suo modello, quello più raffinato che ha pure gustato in altre società, resterà solo un desiderio. E resterà anche un atroce dubbio. Ma se c’è l’amore in quello che fai, se è il coronamento di un sogno, Argurio non avrebbe potuto dare un po’ di fiducia a chi lo ha voluto, il presidente Stracuzzi, messinese come lui e innamorato del Messina come lui? Forse è roba d’altri tempi, da vecchi nostalgici di un calcio che non c’è più.

Di seguito, ecco la dichiarazione ufficiale del ds Argurio dopo le sue dimissioni

“Alla luce delle dimissioni e della consequenziale risoluzione del contratto che mi legava all’Acr Messina, desidero porgere i doverosi ringraziamenti alla proprietà per avermi concesso l’occasione di ricoprire l’incarico di direttore sportivo per la squadra della mia città e per la quale ho sempre fatto e sempre farò il tifo: è stato il coronamento di un sogno. Ringrazio tutti i collaboratori che mi hanno coadiuvato in questa avventura. Oltre l’aspetto passionale e sentimentale, c’è quello professionale e non coincidendo le progettualità, preferisco interrompere qui il mio cammino.
Proprio per l’aspetto professionale mi corre l’obbligo di sottolineare che, oltre a due anni di contratto, lascio l’Acr Messina dopo aver raggiunto, insieme a tutti le componenti, il settimo posto della graduatoria finale; risultato impensabile all’inizio della stagione che permetterà la partecipazione del club alla più consona Tim Cup visto e considerato il blasone dei colori biancoscudati.
Auguro alla società le migliori fortune, saluto con affetto i tifosi assieme ai quali urlerò sempre Forza Messina”.