Di Napoli in stand by. “Mi hanno detto che resto, ma nel calcio tutto può cambiare”

Nessuna medaglia sul petto, semmai Lello Di Napoli vuole dividere il buon piazzamento finale con l’intero staff tecnico. E una parolina dolce la spende per il suo omonimo: “Sono orgoglioso per questa salvezza anticipata e per la qualificazione alla Tim Cup. Questo lo devo anche al lavoro fatto da Arturo Di Napoli. Senza lui oggi non sarei stato a Messina, mi dispiace per quello che gli è accaduto. E’ una soddisfazione che devo dividere con lui che è stato l’artefice della nascita di questo Messina”.

Ringraziamenti dovuti. Ma ora qual è il futuro di Lello Di Napoli? “Ho parlato con il presidente giovedì scorso. Mi ha detto che sono l’allenatore del futuro. E’ ovvio che adesso ci incontreremo, valuteremo cosa fare. Nel calcio, poi, da un momento all’altro le cose possono anche cambiare. L’ufficialità dovranno comunicarla loro. Per ora mi sento l’allenatore del Messina, ma non dipende solo da me”.

Il tecnico peloritano, che sta vivendo un momento difficile per le condizioni di salute di mamma Lucia, vuole poi chiarire un episodio spiacevole con qualche tifoso della tribuna, la scorsa settimana al “Franco Scoglio”, dopo la sostituzione nel finale di Tavares. “Ho fatto fare la standing ovation a Tavares, qualcuno è invece prevenuto nei miei confronti e mi ha accusato di averlo sostituito nel finale contro la Casertana. Un giocatore che a gennaio, secondo qualcuno, doveva andare via e che con me ha dato molto di più”.

Di Napoli è fiducioso sul futuro: “Abbiano una base importante, potremmo diventare come il Foggia che in due anni ha costruito qualcosa di bello. Ma dobbiamo crescere non solo con il calciatore che mi fa fare il salto di qualità, ma anche con altre cose. C’è bisogno di una crescita graduale, capisco che i tifosi vogliono vincere subito. Ma oggi la gente deve capire che per raggiungere grossi risultati c’è bisogno di programmazione. Quest’anno abbiamo gettato le basi per crescere ancora nel prossimo campionato”.

PIANETA MESSINA