Pasticcio fidejussione, il Messina punta sulla buona fede

Un pasticcio all’italiana. La Covisoc segnala, la Procura Federale deferisce. Nel mirino anche il Messina, insieme ad Avellino, Akragas, Casertana, Maceratese e Lucchese. La vicenda che riguarda il Messina  è semplice e anche un po’ paradossale. Il peccato originale, quest’estate, quando la società giallorossa stipulò la polizza fidejussoria di 350mila euro con una compagnia assicuratrice che figurava nell’elenco ufficiale di quelle ammesse dalla Lega Calcio.  Invece non era così, perchè a detta dell’Acr Messina quell’elenco delle società assicurative non era stato aggiornato. La Lega si accorge in ritardo dell’inghippo e chiede all’Acr Messina di rivolgersi a un’altra compagnia assicuratrice, concedendo una proroga per perfezionare la polizza fidejussoria. E il 10 luglio scorso la società giallorossa deposita un nuovo incartamento, regolarizzando così la propria posizione in merito all’iscrizione al campionato di Lega Pro. Uno spiacevole imprevisto, quindi, che non è dipeso dalla società peloritana. Qualcosa da farsi perdonare, invece, in Lega, visto che non era stato aggiornato l’elenco delle società assicurative ammesse. Ma la Covisoc se n’è infischiata di questa situazione fantozziana, segnalando alla Procura Federale il ritardo nella presentazione della garanzia fidejussoria. E sulla buona fede dell’Acr Messina, che ha sistemato tutto dopo la proroga, si giocherà la “partita” del ricorso (affidato all’avv. Chiacchio) per evitare o ridurre all’osso una eventuale penalizzazione.

PIANETA MESSINA