DERBY INDIGESTO, MA IL MESSINA NON SFIGURA 6 by Pianeta Messina in Cat.1 — 9 Ott, 2016 Stavolta il cuore c’è stato, ma nel calcio non basta. Crocifiggere il Messina sarebbe ingeneroso, perchè i giallorossi il derby l’avevano riaperto al tramonto del primo tempo. E nella ripresa il Catania ha anche sofferto il ritorno dei peloritani, che fino al terzo gol degli etnei al minuto 81, hanno giocato a viso aperto alla ricerca del pari. Magra consolazione si dirà, visto che il Messina non porta punti a casa. Ma resta la prestazione che a tratti non è dispiaciuta. Il derby, dunque, nonostante l’amarezza per la sconfitta, consegna un Messina tutt’altro che sgonfio. Semmai, a fare la differenza, qualche errore individuale che ha concesso al Catania i varchi necessari per colpire. Catania subito pungente. Dopo due minuti Berardi ci mette la manona disinnescando un tocco velenoso di Calil a due passi dalla porta. Ma il gol etneo arriva 11 minuti dopo, con Di Grazia che sfrutta al meglio una sponda in area di Calil. Un gol che i tifosi messinesi al seguito non vedono, visto che vengono fatti entrare allo stadio tre minuti dopo. Tifosi che però assistono alla ghiotta occasione sprecata dal Catania per raddoppiare. E’ l’ex Barisic, tutto solo in contropiede, che non calibra bene il pallonetto. Il Messina si scuote e al 19′ sfiora il pareggio con Pozzebon che scarica una bordata che timbra la traversa con Pisseri battuto. Insiste il Messina che mette paura al Catania. Al 29′ nuova occasione con un’incornata di Palumbo, sugli sviluppi di un corner, ma sfera che si spegne di poco alto. Ma nel momento migliore dei giallorossi, al 40′ arriva il raddoppio etneo. E’ ancora Di Grazia, dopo una rimessa con le mani in area, a sorprendere la difesa peloritana. Il Messina, però, reagisce subito e impiega 6 minuti per segnare. E’ Pozzebon che si fa largo al limite dell’area e con un rasoterra chirurgico trova il pertugio per trafiggere il portiere etneo. Si va negli spogliatoi con un Messina ritemprato. Nella ripresa dentro Madonia per Capua, il Messina torna in campo con lo spirito giusto e il Catania soffre un po’. Prima Ferri s’invola sulla sinistra, ma il guardialinea lo stoppa sul filo del fuorigioco, poi il tecnico etneo Rigoli corre ai ripari inserendo Rusotto al posto di Barisic. Al 64′ Madonia serve un pasticcino per Pozzebon che spara alto da ottima posizione. E con un Messina a trazione anteriore, il Catania sfrutta qualche ripartenza, come quella che al 66′ vede Russotto volare sulla sinistra e da posizione decentrata costringere Berardi a deviare sul palo. Ma il Messina ha il merito di crederci sempre e quattro minuti dopo ancora Pozzebon va vicino al gol, stavolta su punizione, ma Pisseri vola e toglie le castagne dal fuoco. Il Catania soffre, rischia ancora su una mischia in area, ma al minuto 81 trova il terzo gol che mette in ghiaccio il derby. Ed è ancora Di Grazia, in giornata di… grazia, a punire la difesa peloritana. Partita chiusa, ma il Messina ci mette ancora tanto orgoglio. E le ultime due parate sono del portiere etneo. Prima su un tiro cross di Ferri, poi su un’incornata ravvicinata di Pozzebon. Due lampi finali che confermano una cosa. Il Messina ha perso la partita, ma non la faccia. Anzi. PIANETA MESSINA Share