Florimbi, il castigatore del Catania: “Mi fido di Sasà Marra, non molla mai” 0 by Pianeta Messina in Cat.2 — 6 Ott, 2016 Era il 10 giugno 2001. Allenatore Carlo Florimbi, pareggio a Catania nell’andata della finale play off per la Serie B. Il prologo dell’apoteosi di sette giorni dopo al “Celeste”. Un 17 giugno però “maledetto”, perchè quella domenica il Messina non potè gioire fino in fondo. Tonino Currò colpito in pieno da una bomba carta lanciata da una mano assassina, dal settore ospiti, la tribunetta Valeria, dov’erano assiepati i tifosi del Catania. Tonino morì 15 giorni dopo, il 2 luglio. E oggi, dopo 15 anni, per questa morte assurda non c’è stato alcun colpevole. “Quando ripenso a quella promozione in B – ci racconta Florimbi – è inevitabile il triste ricordo di quanto accaduto al nostro tifoso che non ha potuto assistere a quella partita decisiva. Ancora oggi Tonino Currò è vivo nel mio cuore, come ovviamente nel cuore di tutti i tifosi del Messina”. L’ex tecnico peloritano, condottiero di una fantastica stagione, subentrò all’esonerato Beruatto. “Inanellammo tredici risultati utili consecutivi e alla fine della stagione scavalcammo il Palermo. Poi quella gara disgraziata di Avellino”. Una pagina triste, le lacrime di Aliotta, il rigore sbagliato da Torino che pagò sulla propria pelle restando ai margini nei play off. Pari ad Ascoli, vittoria al ritorno e finalissima contro il Catania. “Eravamo un grande gruppo – ricorda Florimbi – abbiamo fatto un lungo ritiro, poi c’è stata una serata con i tifosi per caricarci a vicenda. Sapevamo di affrontare una squadra forte come il Catania, ma era tanta la nostra forza interiore che sapevamo di potercela fare. C’erano tanti ragazzi che avevano un carisma incredibile dentro lo spogliatoio. Scaringella era uno di questi. Ma lo stesso Sasà Marra era uno che trasmetteva tanta energia ai propri compagni, come Buonocore e altri”. E a proposito del tecnico peloritano, Florimbi dice una cosa: “Conosco Sasà, ha un carattere forte, è uno che non molla mai. Un professionista serio che saprà trasmettere alla squadra la cattiveria giusta in questo momento un po’ complicato. E chissà se proprio contro il Catania possa riassaporare la gioia vissuta con me allenatore”. PIANETA MESSINA Share