Messina brutto e senza alibi, il Siracusa lo castiga

Messina inguardabile, soprattutto nel primo tempo, con poco costrutto e una difesa imbambolata in occasione del micidiale uno-due dell’attaccante Catania. Una doppietta fotocopia, con perfetta incornata su cross dalla fascia. Il primo lo scodella da destra Cassini al 26′, in area Catania solo soletto impatta di testa e per Berardi arriva il primo dispiacere.

Tre minuti dopo il Siracusa sfiora il raddoppio con l’ex Scardina, ma Berardi ci mette la manona salvando in corner. Timida reazione del Messina al 34′, con l’incornata di Pozzebon su cross di Mancini, ma Santurro abbranca senza problemi. Poca roba, il Siracusa non soffre e trova il raddoppio al 37′ con la nuova incornata vincente di Catania, stavolta su cross con il contagiri di Valente. Ma il gol viene agevolato dalle belle statuine della difesa peloritana.

Primo tempo da incubo, negli spogliatoi Lucarelli fa la voce grossa e nella ripresa il Messina perlomeno appare più convinto. Al 48′ il Siracusa si salva su una mischia in area, ma l’azione più clamorosa capita tra i piedi di Madonia, che dopo una respinta di Santurro su botta di Mancini, riesce a spedire il pallone tra le nuvole solo davanti alla porta. Poi non succede più nulla, a parte una sterile supremazia territoriale del Messina che non produce granchè. Anzi, sui titoli di coda, il Siracusa va vicino al terzo gol, ma è bravo Berardi a disinnescare un missile dalla distanza di Valente. Sconfitta meritata, dunque, sperando che stavolta non ci appigli all’arbitro, alla sfortuna o al terreno di gioco gibboso. E anche il tecnico Lucarelli, al netto dei limiti tecnici dell’organico a disposizione, sa di non aver trasmesso finora a questa squadra un vero gioco. Quindi, quando si perde giocando anche male, la colpa è di tutti. Società, giocatori e allenatore.

PIANETA MESSINA